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TIC – “Die Panne” di e con V.Bischi – F.Sardella e dj Spif

Secondo appuntamento per il
TIC – t e a t r o i n c a n t i e r e 👇
https://www.facebook.com/events/774615586310876/?event_time_id=774615599644208

Giovedì 28 Novembre 2019

H. 21.00
DIE PANNE
Di e con Valentina Bischi
e con Francesca Sardella e Dj Spif Spif Ero
Durata 60 minuti

H. 22.00
Dj set con Dj Spif

Una sera d’autunno, in un piccolo paese di campagna l’auto del signor Alfredo Traps, viaggiatore di commercio, va in panne.
Il signor Traps non se ne rammarica, anzi, pregusta già il lato piccante della situazione. Si ritrova invece nella villa di un ex-uomo di legge; il padrone di casa ed i suoi amici gli aprono le porte per la cena, il vino ed il loro passatempo: mettere in scena un processo. Non importa se Traps non ha commesso alcun delitto “un reato si finisce sempre per trovarlo…che lo si voglia o no c’è sempre qualcosa da confessare”.
Tra squisite portate e vini d’annata il gioco si fa sempre più inquietante, fino a condurre Traps come l’autore di un delitto che merita “ammirazione, stupore, rispetto…degno d’essere annoverato fra i più straordinari del secolo”.
Ora, per la prima volta, quella giustizia che aveva sempre ritenuto “astratta cavillosita’ vessatoria” illumina il suo limitato orizzonte “come un immane, inconcepibile sole”.

“Se da un lato, infatti, il calore delle fiammelle si fonde armoniosamente con la sapiente arte affabulatoria di Bischi nel tentativo, perfettamente riuscito, di trascinare il pubblico all’interno della storia, la freddezza diafana dello spettro incarnato da Sardella crea distanza tra la vicenda narrata e il pubblico. Il risultato è uno spettacolo avvincente dal gusto amaro, che riesce al contempo ad accogliere e a gelare il sangue con la stessa, determinata efficacia”

dalla recensione di Anna Solinas su “Lo sguardo di Arlecchino”

“Intorno a un tavolo, a lume di candela, Valentina Bischi e Francesca Sardella, mettono in scena il dramma di un’inquisizione capziosa, subdola e ingannevole, tenendo il pubblico con il fiato sospeso fino alla fine, interpretazione e voce danno corpo scenografico alle parole, mentre il pubblico rapito resta sospeso tra il ruolo di testimone di un delitto e quello di spettatore di un sadico gioco”

dalla recensione di Manuela Caserta su “blogautore.espresso”

“Valentina Bischi, con una maschera in volto e cinque voci sulle labbra, racconta e infligge con gli occhi l’adattamento teatrale di Die Panne […]. Francesca Sardella, in un mutismo diametralmente contrapposto, con la fiamma delle candele traccia una fuga luminosa per gli occhi di tutti. E cosi la parola si sparge sulla tavola, tanto vicina che tutti possiamo decidere la porzione da assegnarci, tanto che sentiamo di contare tutte quelle che saremmo capaci di dire in nostra difesa qualora capitassimo in compagnia di una ingrata casualità, fosse anche la stessa dello sventurato uomo in panne; e il silenzio le si avviluppa intorno, permettendo di avvertire una coscienza che le metterebbe a tacere.”

dalla recensione di Francesca Pierri su “Teatro e Critica”

“Viene preparata la scena: un lungo tavolo da banchetto attorno al quale ci sono i posti per gli spettatori. Nel frattempo, mentre il sole viene giù e un leggero venticello rende fresca l’aria, il panorama dell’entroterra siciliano prende il sopravvento: giallo, giallo, giallo. Vengono accese delle candele tutto intorno e sul tavolo, anche la luna si accende, luminosa, “fiammante” (come la macchina del protagonista del monologo). L’attrice entra in scena e si posiziona a capotavola, ci vogliono poche battute per capirlo, non bisogna essere esperti: è bravissima: ti racconta la storia e tu puoi vedere davanti a te la location , l’automobile “fiammante” (una Studebaker, nella foto) che va in panne, il rappresentante di commercio, le persone che lo accolgono, un giudice, un procuratore, un avvocato. Sono davanti a te, lei parla e tu vedi i loro visi, le loro espressioni, i loro movimenti. Pochi minuti e sei sedotto”

dalla recensione di Renato Schembri

Immagino un racconto intimo, un fuoco acceso, il vino.
Immagino una sala che somiglia, in qualche modo, alla sala dove si svolge la scena del nostro racconto.
Immagino candele, come viene specificato a pagina 77.
E immagino niente di tutto questo.
Solo la parola, una parola rigorosa, essenziale, che porti in una sala con un fuoco acceso, un buon bicchiere di vino, e la luce delle candele, ad occhi chiusi.

Valentina Bischi

Per le recensioni complete:
http://www.losguardodiarlecchino.it/durrenmatt-da-tavola/ http://caserta.blogautore.espresso.repubblica.it/2017/05/03/die-panne-di-valentina- bischi-il-teatro-fuori-dal-palcoscenico/ https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10219462268289480&id=1296326790

Aperitivo Fridays For Future

Martedì 26 Novembre 2019

Una serata organizzata dagli attivisti di Fridays For Future in collaborazione con il Cantiere SanBernardo, fatta di musica, socialità, cibo e la giusta dose di alcool!

Aspettando il quarto scipero mondiale per il clima del 29 Novembre, vi invitiamo ad una serata di incontro, scambio e chiacchiere con lo scopo di far conoscere il movimento e le sue istanze in un contesto rilassato.

Il ricavato andrà a coprire le spese che Fridays For Future Pisa sosterrà per preparare il prossimo Climate Strike.

Inizio alle ore 19.00 con musica dal vivo!

Toni Crimine Album Release Party

Cantiere SanBernardo è lieto di annunciare la
Presentazione del Nuovo disco dei TONI CRIMINE
per Area Pirata Records
con un RELEASE PARTY pieno di sorprese:

ore 20:00 circa
ANTEPRIMA Proiezione del video TAPPETO di Luca Ciuti
feat. Andrea Appino

OPEN ACT:
STELLA MARIS MUSIC CONSPIRACY

LIVE SET:
TONI CRIMINE

Pre/after show: Dj Lastru

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TONI CRIMINE
Qualche anno fa, un tornado scosse Pisa. Quel tornado si chiamava Toni Crimine – un gruppo rock nostrale per cui l’aggettivo devastante non è sprecato.
La squadra:
Mike – Voce e Spogliarello
Caio – Chitarra e feedback
Biacco – Chitarra Rotolante
Rapa – Basso e potature
Bag – Batteria e Hard Core

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STELLA MARIS MUSIC CONSPIRACY
La band si è formata nel 2008 grazie all’incontro tra musicisti appartenenti alla scena punk livornese e pisana degli anni ’80 con gruppi quali Lanciafiamme. Ravings e Mumblers con all’attivo dischi e tour come opening a gruppi punk storici come MDC e False Prophets, outsiders ed agitatori nella musica come nella vita, eredi di sottocultura ancora viva come testimoniano la mole di libri e celebrazioni varie che ancora sono riproposte ai nostri tempi come periodo storico di fondamentale importanza per i futuri sviluppi del rock sotteraneo. Gli S.M.M.C. riportano avanti lo spirito e l’attitudine di quella scena riproponendo un punk dai suoni violenti e crudi , d’impatto immediato.
Punk dalle radici garage con derive hardcore, testi anacronistici, poca connessione alla tecnica e tanta energia.
Dopo una blanda ma intensa attività live, nel 2015 esce “Operation Minfdfuck” (Area Pirata). Il disco ha un’ottima accoglienza dalla stampa specializzata e di settore.
Segue un tour durante il quale la band subisce il furto di buona parte della strumentazione, da lì una pausa necessaria. Il cantante Stefano Ilari nel frattempo avvia i Lupe Velez insieme ad Alex Gefferson e Gianni Niccolai, band ancora in attività

Istanti Sonori #2: Genta, Lucchesi, Pellerin, Sanna Live

Tecniche Estese e Cantiere SanBernardo presentano:
ISTANTI SONORI #2
terza edizione – autunno-inverno 2019-2020

1° set – solo:
Virginia Genta – sassofono sopranino amplificato

2° set – solo:
David Lucchesi – chitarra elettrica, piccola elettronica, oggetti

3° set – solo:
Guy-Frank Pellerin – sassofono soprano

4° set – solo:
Eugenio Sanna – chitarra amplificata, listerelle metalliche, palloncini, cellophane, voce

5° set – ensemble:
Virginia Genta, David Lucchesi, Guy-Frank Pellerin, Eugenio Sanna

Venerdì 22 novembre 2019 – ore 21,30
al Cantiere SanBernardo, via Pietro Gori – Pisa

info@cantieresanbernardo.com

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La ripresa della rassegna Istanti Sonori, avvenuta nel mese di ottobre con il workshop “Il Suono dell’Improvvisazione” condotto da Eugenio Sanna, presso lo spazio del Cantiere San Bernardo di Pisa e che ha visto un folto numero di iscritti, riprenderà il via ora con i concerti dal vivo per la terza edizione dell’autunno-inverno del 20192020.

Venerdì 22 novembre 2019, l’onore del primo set è infatti dato al  concerto della  multifiatista proveniente dal nord Italia, Virginia Genta (http://www.virginiagenta.altervista.org/), in questo serata al sassofono sopranino amplificato e approdata ai misteri improvvisativi fin da quand’era molto giovane, dall’approccio delicato, profondamente creativo, spontaneo e naturale e come lei stessa afferma, protesa nella ricerca di una possibile connessione con l’universo. E’ anche disegnatrice e illustratrice dal momento che la maggior parte delle copertine dei suoi dischi, sono ideati da lei stessa. Ha collaborato con musicisti di tutto il mondo e dal 2003 lavora stabilmente e indefessamente nel Jooklo Duo, un duo con il percussionista e batterista Davide Vanzan.
Durante la sua attività musicale poliedrica, irrequieta e multiforme che l’ha portata a girare un pò in tutto il globo, alla cui base c’è evidentemente un grosso desiderio di conoscenza, è stata anche una musicista e  collaboratrice della Merce Cunningham Dance Company, esibendosi insieme a Takehisa Kosugi e John Paul Jones.

Ma la serata di venerdì 22 novembre proseguirà in una serie di soli: nel secondo set è previsto quello di David Lucchesi (chitarra elettrica, piccola elettronica e oggetti); nel terzo GuyFrank Pellerin (sassofono soprano); nel quarto Eugenio Sanna (chitarra amplificata, listerelle metalliche, palloncini, voce) e nel quinto ed ultimo set un ensemble finale.

David Lucchesi (https://needleinthestrangeisnowablog.wordpress.com/2016/03/18/metzengerstein/) è un giovane musicista emergente toscano agguerrito e ormai rodato, dal forte cipiglio creativo.
(http://www.diaforia.org/diaforiablog/tag/david-lucchesi/)

Guy-Frank Pellerin (https://plustimbre.com/artists/pellerin.html) di origine franco-canadese, ha militato nelle file della gloriosa Celestial Communication Orchestra di Alan Silva, suonando con i musicisti emblematici del free-jazz (Bobby Few, Noel Mc Ghie, Frank Wright).
(https://soundcloud.com/guy-frank-pellerin-1)

Eugenio Sanna (www.eugeniosanna.it e http://preparedguitar.blogspot.com/2016/01/eugenio-sanna-13-questions.html) è un musicista e scrittore che si prodiga fin a partire dagli anni ‘80 per la diffusione e lo sviluppo  della musica improvvisata, attraverso concerti dal vivo, seminari, workshop, incontri, dibattiti, scritti e articoli.
La rassegna “Istanti Sonori” che viene organizzata dall’etichetta “Tecniche Estese”, in collaborazione con lo stesso Cantiere San Bernardo di Pisa, ha per obiettivo la diffusione e la conoscenza agli ascoltatori e ai musicisti, della contemporanea musica improvvisata quale forma d’arte, la cui espressione è proseguita nei secoli fino ad oggi, essendo veicolata nel tempo da tutti quegli artisti espressivi di ogni genere, che si sono assunti l’impegno di proseguirne il discorso passandosi il testimone e lavorando attorno a nuovi materiali, sperimentando e esplorando nuovi territori, spinti da un impulso istintivo, fondamentale, creativo e inarrestabile.
Ci sono però dei grossi e illustri precedenti in materia di improvvisazione, avvenuti negli anni, nella antichissima e magnifica chiesa di San Bernardo a Pisa, un tempo sede della fondazione delle monache cistercensi in Italia, nel 1135.
Negli anni ’80, si è svolta in questo spazio infatti, una parte delle rassegne indette dal C.R.I.M. (Centro per la Ricerca sull’Improvvisazione Musicale) di Pisa in collaborazione con le stesse amministrazioni comunali di quegli anni.
Da li sono passati infatti, musicisti storici del calibro di Raphael Donald Garrett, Leo Smith, Alvin Curran, Tamia e molti altri in anteprima e in anticipo per quei tempi.
In due anni di attività, “Istanti Sonori“, ha presentato davanti a un pubblico numeroso, entusiasta, composito, attento e competente, molti musicisti che hanno fatto dell’improvvisazione una pratica d’arte e di vita quotidiana e fornendo dei “ritratti sonori” di coloro la praticano, in un affresco di quanto sta avvenendo in Italia e un pò ovunque nel resto del globo, circa lo stato attuale della contemporanea musica improvvisata, della sua vitalità e freschezza, tale da essere recepita sia dagli adulti alla ricerca di nuove sensazioni e stimoli, come anche dai bambini, che mossi dalla curiosità e da uno stupore del tutto creativo e originario, esplorano il mondo dei suoni con rinnovata meraviglia.
E’ assai importante ricordare che il Cantiere San Bernardo, costituisce da svariati anni un grosso punto di riferimento per la realtà urbana della città di Pisa, essendo promotore sia di eventi teatrali di ricerca, presentazione di libri e testi nuovi, nel campo dell’editoria, manifestazioni a carattere nazionale. internazionale, di grande spessore culturale e impegno sociale.

Blackash Film Sound: Le avventure del Principe Achmed (1926)

BLACKASH FILM SOUND
Rassegna di sonorizzazioni dal vivo in ambiente sperimentale

3* Appuntamento: Sabato 16 Novembre from 19.30

Blackash Records in collaborazione con Cantiere SanBernardo
presenta:

::: ::: Massimo Ruberti
::: ::: “Le Avventure del Principe Achmed” di Lotte Reiniger (1926)
::: ::: Proiezione con sonorizzazione dal Vivo

::: ::: Voci ed interventi sonori : Isabella Mentessi

::: ::: Presentazione e Introduzione a cura di Federico Frusciante

::: FROM 19.30: Radio Rom DjSet
(Post Punk / Atomic Wave / Ambient / Nuclear Sound / EBM)

::: FROM 21.30: PROIEZIONE CON SONORIZZAZIONE LIVE DEL FILM

INGRESSO: 4 EURO

La Rassegna BLACKASH FILM SOUND è eccezionalmente inserita nel ciclo di eventi del Cantiere San Bernardo

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SCHEDA FILM

Titolo originale: Die Abenteuer des Prinzen Achmed
Nazionalità: Germania
Anno: 1926
Genere: Animazione
Durata: 65 min.
Regia: Lotte Reiniger

Costato alla sua autrice ben tre anni di lavoro serrato, Le Avventure Del Principe Achmed narrano in maniera assolutamente innovativa le vicissitudini del protagonista contro streghe e stregoni, nelle magiche avventure che deve affrontare per conquistare la bella principessa.

Ispirato a Le Mille E Una Notte, questo film rappresenta oggi un punto di svolta straordinariamente importante nella storia cinematografica.

Dopo esser stata distrutta sia in versione negativa che positiva durante i bombardamenti del 1945, questa preziosa opera è stata recuperata per una casualità nell’archivio del British Film Institute nel 1954 ed ora possiamo a ragion veduta considerarla come il primo lungometraggio d’animazione della storia del cinema.
È questa un’animazione assai insolita secondo i nostri standard, non essendo fatta a cartoni animati, bensì con una particolare tecnica inventata dalla sua creatrice Lotte Reiniger che, andando a recuperare la tradizione del teatro d’ombre cinesi, mette in scena figure e non disegni.

Queste figure sono delle silhouette snodabili ricavate con del cartoncino e delle lamine in piombo. Queste fantasiosissime figure venivano poi schiacciate da un rullo apposito e infine messe in scena e mosse su un piano illuminato, costituito da più strati di carta velina.

Il risultato è quello che è ora possibile ammirare nella versione restaurata, che offre un mondo elegantissimamente espressionista dove il sapore esotico dell’oriente si fonde alla meraviglia degli spettacoli per bambini, costituendo così un mondo nuovo, che non trova precedenti né nella tecnica né nella fantasia.

La complicatissima messa in scena [alcune scene sono state girate persino a 1 solo fotogramma al secondo!] ha dato i suoi frutti in un clima dove le sperimentazioni audiovisive erano al loro apice e il decorativismo dello Jugendstil, ben individuabile in quest’opera, ha ormai lasciato spazio al più maturo espressionismo cinematografico.

Il film fu girato tutto in bianco e nero ma veniva proiettato su fondi colorati, ora in blu, ora in giallo, e così via, come era consuetudine per l’epoca per contestualizzate spazi e tempi della narrazione.

Per questo che rimarrà l’unico lungometraggio tra i 55 lavori completati nel corso degli anni dalla Reiniger, si può dunque parlare di un’animazione colta, che affonda le sue profonde radici in varie culture figurative e nell’estro della sua creatrice che, infatti, si contrapponeva con decisione alla a suo dire banale animazione Disney, fatta di superficialità commerciale.

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MASSIMO RUBERTI

Massimo Ruberti si avvicina alla musica elettronica agli inizi degli anni 2000, dopo una militanza in svariati progetti come chitarrista, bassista o batterista. Ha all’attivo diversi album ed EP, sia come solista che in collaborazione con altri musicisti, videomaker ed editori di vario genere. La definizione di “Trafficante di Suoni” vuole evidenziare un approccio trasversale alla musica e alla sua composizione; influenzato anche dalla sua città natale, Livorno, da cui ha assorbito le contraddizioni e il melting-pot che sono alla base della città e delle composizioni di Massimo; nella sua musica possiamo trovare una grande inquietudine, un voler amalgamare materiali diversi tra loro, e voglia di esplorare nuovi orizzonti.

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nell’ attesa del Live Concert : Radio Rom Dj Set
Ambient / Dark Ambient / Progressive
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Cantiere San Bernardo – Via Pietro Gori, Pisa (Pi)

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EMMA NOLDE live at CSB

Cantiere SanBernardo e Locusta Booking presentano
un artista giovane, brava
ecco…diciamo..da non perdere!

Sabato 9 novembre 2019 – ore 21:30
EMMA NOLDE

Emma Nolde nasce in Toscana nell’anno 2000.

All’età di quindici anni inizia a scrivere brani originali in inglese ai quali lavora senza pubblicare alcun progetto.

Poco tempo dopo comincia a lavorare a brani in italiano e in particolare nell’ultimo anno si dedica alla realizzazione del suo primo vero progetto prodotto insieme a Renato D’Amico e Andrea Pachetti, che sarà pubblicato nel 2020, composto da otto brani interamente in italiano.