Istanti Sonori #2: Ricci – Gussoni – Borghi Live

Istanti Sonori #2 - Ricci - Gussoni - Borghi

VENERDI’ 16 FEBBRAIO 2018
CANTIERE SANBERNARDO – PISA
ISTANTI SONORI #2: RICCI – GUSSONI – BORGHI LIVE

Ore 21:30 – 1° set
Edoardo Ricci clarinetto basso, trombone, sassofono soprano, sopranino
Bruno Gussoni flauto basso, traverso, ottavino
Andrea Borghi giradischi preparato, dischi di pietra e di legno, speaker, elettronica

A seguire – 2° set
Formazioni combinate dei musicisti del primo set con i seguenti ospiti speciali:
Guy Frank Pellerin sassofono baritono, tenore, soprano, gong
Eugenio Sanna chitarra amplificata, lamiere, palloncini, cellophane, voce
David Lucchesi chitarra elettrica, oggetti, live electronics

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Dopo il gran successo del concerto del pianista bolognese Nicola Guazzaloca e delle altre formazioni con questo stesso musicista con vari ospiti, a testimonianza e riprova del fatto che la musica improvvisata è una forma d’arte a sè stante, di grosso valore espressivo e che è stata praticata attraverso i secoli fino ad oggi, riprende con un secondo appuntamento, la rassegna Istanti Sonori, indetta dall’etichetta discografica Tecniche Estese, in collaborazione con il Cantiere San Bernardo in via Pietro Gori a Pisa.

Venerdì 16 febbraio alle ore 21,30, la serata come di consueto è divisa in due parti. Nella prima vedrà Edoardo Ricci fiatista fiorentino come protagonista e che alle prese con ance e bocchini, si esibirà infatti al fianco del flautista Bruno Gussoni proveniente da Genova e di Andrea Borghi di Pietrasanta al giradischi, dischi di legno e pietra da lui stesso costruiti, speaker e elettronica, in un trio spettacolare dai risvolti liricamente materici.
Nella seconda parte della serata questi stessi musicisti suoneranno in formazioni stabilite, che verranno annunciate al pubblico, con i seguenti ospiti speciali: Guy Frank Pellerin (sassofoni baritono, tenore, soprano, gong), Eugenio Sanna (chitarra amplificata, lamiere, cellophane, palloncini, voce), David Lucchesi (chitarra elettrica, oggetti, live electronics).
Occorre ribadire che i secondi set non costituiscono mai delle mere jam-session, come talvolta vengono considerati ma nella pratica della musica improvvisata, è usuale che ci siano degli scambi tra i musicisti al fine di sperimentare e andare avanti nel loro processo di composizione istantanea. E’ infatti la creazione di un atto musicale, che prosegue, procede nel tempo e in relazione ai musicisti dal vivo.

Edoardo Ricci (www.edgetonerecords.com/ricci.html) è una figura carismatica e emblematica del panorama musicale europeo, vero innovatore geniale e pioniere di un certo approccio nell’uso dei bocchini e delle ance. Dotato di una sorta di sensibilità e empatia intuitiva fuori del comune nel gestire i suoni, li accudisce con tenerezza e al tempo stesso, con la dovuta robustezza e ruvidezza di un vecchio maestro zen. L’enorme gamma di sonorità musicali che ha creato nel corso degli anni, sono anche testimoni del suo smisurato amore per la razza canina. Talvolta nella musica che lui crea, irrompono come impulsi istintuali e in maniera inconscia, gli echi fantasmi dei latrati di questi animali, con i quali ha avuto a che fare con amore nel corso degli anni.
Ha partecipato nel 1976 a più di una formazione con il trombettista Guido Mazzon, con il pianista Gaetano Liguori, il batterista-percussionista Filippo Monico, Antonello Salis, e con molti altri nomi del jazz contemporaneo, prendendo parte ai maggiori lavori ed eventi del panorama musicale internazionale.

Bruno Gussoni (vedi il gruppo flutexplorations su Facebook) suona tutta la gamma dei flauti dal basso all’ottavino. Non utilizza il flauto come uno strumento ortodosso e accademico ma nel corso degli anni ha sviluppato una particolare linguaggio assai personale che tiene conto della respirazione afona e senza suono, di più suoni nello stesso tempo, di armonici microtonali, suoni di natura gutturale, che mescola insieme ad altri suoni parassiti che non disdegna, ottenendo un sound dai risvolti impressionanti. Ha suonato in concerto con Don Cherry, Leo Smith, Peter Kowald e moltissimi altri.

Andrea Borghi (https://www.zamenhofart.it/artisti-2013/andrea-borghi/) è approdato alla musica attraverso lo studio dei processi artistici presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara e della composizione e musica elettronica al Conservatorio di La Spezia. Attraverso dei richiami colti, esprime poi in definitiva una propensione per il rumore bianco, che viene evocato in maniera quasi fantasmatica, rituale e religiosa, da un giradischi sul cui piatto mette dei dischi di legno, pietra e altri materiali da lui stesso costruiti e di grande rilievo anche installativo, da un punto di vista puramente artistico.

Occorre ricordare che il Cantiere San Bernardo, costituisce da svariati anni un grosso punto di riferimento per la realtà urbana della città di Pisa, essendo promotore sia di eventi legati alle musiche “altre”, sia di eventi teatrali di ricerca, presentazione di libri e testi nuovi, nel campo dell’editoria, manifestazioni a carattere nazionale, internazionale, di grande spessore culturale e impegno sociale.

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