UN NEW YORKER: il cinema di AMOS POE dall'11 al 17 Maggio @ Cantiere Sanbernardo INGRESSO GRATUITO


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UN NEW YORKER: il cinema di AMOS POE
Cantiere Sanbernardo dall'11 al 17 Maggio
Retrospettiva completa dedicata al regista newyorkese Amos Poe. Da Blank Generation a Empire II, dal CBGB's all'Empire State Building, un viaggio nella New York underground, i suoi volti e i suoi luoghi, in 30 anni di produzione cinematografica. Punk, No wave, documentario e Tv sperimentale fino al recente movimento del Remodernist film, il percorso di un autore che ha segnato il nuovo cinema americano.
PROGRAMMA RASSEGNA
Lunedì 11 maggio
ore 19.00 Apertura rassegna: introduzione di Adriano Aprà (critico cinematografico)
ore 20.00 Aperitivo No Wave
ore 21.30 Unmade Beds (1976) a seguire The Foreigner (1978)
Martedì 12 maggio
ore 21.30 Subway riders (1981) a seguire Alphabet City (1984)
Mercoledì 13 maggio
ore 21.30 Tripley Bogey on a 5 par hole (1990) a seguire Dead Weekend (1994)
Giovedì 14 maggio ore
21.30 Frogs for Snakes (1998) a seguire Steve Earle: just an american boy (2004)
Venerdì 15 maggio ore
22.00 "Tv Party's party" serata dedicata al Glenn O'Brien's Tv Party con Amos Poe, il sindaco del Comune di Sanbernardo, The Zen Circus, Fracula, Bombman, Ico e Totino e sorprese internazionali. La serata sarà trasmessa in live streaming.
Sabato 16 maggio ore
17.00 incontro con il regista Amos Poe ore
21.30 Night Lunch (1975) a seguire Blank Generation (1976)
Domenica 17 maggio

ore 21 Empire II (2007)

Tutti i film saranno in lingua originale

Per la disponibilità e il contributo alla rassegna il Cantiere ringrazia
Danny Vinik - Brinkfilm (www.brink.com)
Victoria Cohen (www.victoriacohen.com)
Roberto Baldassarre (www.robertobaldassarre.com)
Rosemary Markowsky (www.rhovc.com)


Link:
www.amospoe.com


Introduzione di Adriano Aprà (critico cinematografico)

Nasce a Tel Aviv nel 1950. Emigrato con la famiglia negli states a 8 anni, nel 1972 si trasferisce a New York. Qui da subito partecipa all'intensa attività artistica dell'East Village. Avvicinatosi al cinema lavorando per la casa di distribuzione indipendente New Line, comincia a produrre i primi cortometraggi in super 8. Nel 1975 con Ivan Kral fotografa in bianco e nero due documentari che rimarranno nella storia: Night Lunch e Blank Generation. Location: il locale al 315 Bowery street CBGB's Omfug; Interpreti: Patti Smith Group, Television, Ramones, Talking Heads, Wayne County and The Electric Chair, Blondie, The Heartbreakers, New York Dolls, Richard Hell and the Voidoids, Hilly Kristal. Del 1976 è la sua prima regia Unmade beds, omaggio punk a A bout de souffle di Jean Luc Godard, interpretato da Duncan Hanna e Deborah Harry, cantante del gruppo Blondie. Con questo film Amos Poe traccia le linee guida del cinema No Wave (o New Cinema dal nome della sala cinematografica gestita dai filmakers James Nares e Eric Mitchell): noir, b-movie, devozione per la nouvelle vague e nuova anti-estetica punk. Grazie ad un mutuo concessogli dalla banca per acquistare un auto dirigerà il secondo lungometraggio The foreigner con interpreti Eric Mitchell, Duncan Hanna e di nuovo Debbie Harry. The foreigner è tutt'ora considerato uno dei migliori risultati raggiunti dal No Wave cinema: noir metropolitano trasognato, ancora lo stile godardiano guida la macchina da presa che vaga per la città seguendo le vicissitudini del terrorista-bohemien Max Menace, anticipando il Jim Jarmush di Permanent vacation e Stranger than paradise. Subway riders, film del 1980 chiuderà la trilogia underground con l'utilizzo della fotografia a colori, così a colori che il film è stato definito un poliziesco "al neon", interpretato dallo stesso Amos Poe, Susan Tyrrell, John Lurie, Bill Rice, Glenn O'Brien e Emilio Cubeiro. In questi anni Poe dirige anche lo show settimanale di culto Glenn O'Brien's Tv Party. Il film successivo segna il passaggio al mainstream del regista newyorkese. Alphabet city del 1984, distribuzione Atlantic, narra le vicende del pusher Johnny in una New York in pieni anni '80: spray art, rap e una Pontiac Trans Am bianca con uno dei primi esemplari di telefono cellullare mai visti. La pellicola fu stroncata malamente dalla critica, ma rimane imperdibile per i cultori del b-movie e della scena rap/hip-hop vecchia scuola. Per un periodo la principale attività sarà quella di regista di videoclip (Anthrax, Run DMC tra gli altri) e sceneggiatore (suo lo script della commedia Il sogno del mare, ultima interpretazione di Burt Lancaster e debutto di Macauly Culkin, Kevin Spacey e Bill Pulmann). Nel 1990 con Tripley bogey on a par 5 hole torna alla regia e alla produzione indipendente, confezionando una deliziosa commedia-noir interpretata dall'amico Eric Mitchell. Continua l'attività di sceneggiatore e dirige il film tv ispirato alla fantascienza strampalata di Ed Wood Dead Weekend e il neo- noir Frogs for Snakes - Delitti d'autore (1998). Del 2004 è il film sul cantautore Steve Earle. Poeta e cantante di protesta, un americano contro a cui Amos Poe dedica un attento documentario che spazia tra esibizioni live, registrazioni in studio e tratti di vita on the road. Con delicatezza il regista newyorkese disegna il ritratto di quel "ragazzo americano" e solidarizza con il suo impegno a favore dei diritti umani, contro la pena di morte, la guerra in Iraq e la sciagurata amministrazione Bush. Ultima fatica sono i 180 minuti di Empire II, presentato alla Mostra del cinema di Venezia nel 2007. Ispirato a Empire di Andy Warhol,il film è un patchwork di immagini registrate dallo studio del regista a New York, montato in macchina e velocizzato/compresso al computer: 60 ore di immagini ridotte a 3, dove New York e l'Empire State building sono protagonisti. Il risultato è un affresco contemporaneo molto suggestivo e potente, un tableau vivant di New York che l'immagine digitale restituisce nel suo caotico fascino e a cui la colonna sonora aggiunge inesorabile un coinvolgente pathos. Dopo la premiere newyorkese del film David Bordwell ha scritto: "Come molti sceneggiatori Poe è estremamente intelligente ed eloquente sulla sua arte. Data la sua esperienza nel racconto mainstream, Empire II è stata una vera sorpresa, e anche se normalmente un film di tre ore non viene definito una delizia, non riesco a pensare ad una miglior definizione (...). È la sinfonia di una città, tributo lirico ai volti e ai suoni di New York che porta i principi del cinema lirico e strutturale nell'era digitale (...). È un piacere incontrare un film volto semplicemente alla ricerca della bellezza nel contesto quotidiano". Un atto d'amore per il cinema e per la Grande Mela...da vedere! Nel 2008 Poe ha lavorato ad altri progetti, tra i quali, la sceneggiatura di The Guitar, esordio alla regia di Amy Redford presentato al Sundance Film Festival, e www.pianospecs.com, piattaforma per filmmakers, designer e artisti. E' stato presidente di giuria per la sezione Corto Cortissimo della 65ma Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia. Attualmente il cineasta tiene corsi di sceneggiatura, regia e produzione alla Tisch School of the Arts e al Florence Summer Program della New York University.
Adriano Aprà ha cominciato a scrivere di cinema nel 1960 sul mensile “Filmcritica”; nel 1966 ha fondato e diretto il trimestrale “Cinema&Film” fino al 1970. Ha collaborato a numerosi festival, dirigendo quelli di Salsomaggiore e Pesaro fra il 1977 e il 1998. Dal 1998 al 2002 è stato direttore della Cineteca Nazionale. Dal 2002 è docente di cinema all'Università di Roma Tor Vergata. Ha diretto un film di finzione, Olimpia agli amici (1970), e alcuni documentari, fra cui Rossellini visto da Rossellini (1992).