Comune di Sanbernardo

Questo evento ce lo consiglia vivamente Antonio e non possiamo fare altro che ringraziarlo e pubblicare:

Take Away rivisita la trama della classica fiaba del pifferaio di Hamelin ed è ambientato in un quartiere popolare dell' East End londinese, dove il centro di ogni attività sembra essere un Take away cinese e indiano, luogo d'incontro dei giovani, minacciato dagli spacciatori di cipolle e dall¹effetto che le cipolle hanno sui giovani e sul loro rapporto con gli adulti. Ed è qui che un giorno arriva un poeta/pifferaio che progetta di fare della città un posto migliore e soprattutto di liberare il quartiere dal problema delle cipolle, metafora di ciò che può essere potenzialmente pericoloso e distruttivo nella nostra società: droghe, dipendenze, ossessioni, tristezza, depressione, violenza.
L'incontro con i politici della città termina con un accordo ed una stretta di mano, ma dopo aver compiuto la sua missione, l'accordo non viene rispettato e il poeta/pifferaio decide di vendicarsi facendo sparire tutti i giovani della città. Il mondo senza figli che emerge alla fine è un mondo cupo e silenzioso, dove i sensi di colpa cadono nel vuoto. Nel più totale spaesamento risuonano gli echi della disperazione. Uno degli adulti impreca "Voglio una casa in disordine, i biscotti mangiati, che qualcuno mi chieda -Dov'è il mio libro? la mia sciarpa? la mia giacca?-".

C'è un'odissea epica e sontuosamente metaforica a base di distruttività da dipendenza, di trasformismi brecthiani, di moralità multietnica e di giostra instancabile dei simboli, in Take away di Jackie Kay. (Rodolfo Di Giammarco)

Jackie Kay (Glasgow, 1961), poetessa, narratrice e drammaturga, alfiere di un gruppo di autori black english. Nel 1984 ha pubblicato le sue prime poesie e ha debuttato nella narrativa con il romanzo Trumpet nel 1998. Take Away (Londra, 2002) è un ritorno al teatro dopo un lungo intervallo. Il testo è stato commissionato dall¹educational department del National Theatre di Londra per il progetto Connections ed è stato tradotto per Intercity Connections da Michele Panella nel 2002.

PER INFO:

Teatro Cantiere Florida 

Su richiesta di Claudia, riceviamo e pubblichiamo:

Escena – Teatro in lingua

ASsociazione Culturale studentesca Dell’università di pisa

Cerca studentesse universitarie per una lettura drammatizzata del testo 

:::: Le vite di Lorena ::::


Primo incontro

Martedì 29 Maggio ore 19.30

Polo Carmignani, Piazza Cavalieri

(fronte Casa dello studente Fascetti)

Info: 320.5346079 Antonio 347.5338562 Claudia

escena.teatro@gmail.com

Il laboratorio è rivolto a insegnanti, educatori e operatori, ed a chi lavora già in campo teatrale, e mira principalmente a fornire gli strumenti psicopedagogici per la realizzazione del percorso artistico. Si affronterà la questione della metodologia, in termini di setting, ritualità, strategie, stili comunicativi, aspetti deontologici, progettazione, gestione dei gruppi fornendo alcuni strumenti concreti per le attività ludico-drammatica e la progettualità artistica che gli stessi operatori possono riproporre alla propria utenza. Utilizzando modelli presi in prestito da molte discipline, il laboratorio mira ad evidenziare i principi che ricorrono nei processi dell’apprendimento e della creatività, dell’arte e della formazione, attraverso l’esercizio dell’immaginario, così particolarmente importante nel periodo dell’infanzia. Il percorso formativo intende facilitare ogni operatore nel costruire gli strumenti necessari alla propria autonomia d’intervento, per diventare capace ad analizzare bisogni e progettare metodi e si propone di risvegliare un’attitudine relazionale e una consapevolezza intellettuale che creino il luogo dove si avviano i processi di conoscenza e di creazione.