manifesto

LA TRUFFA CONTINUA - Incredibile e veridica storia del Cantiere Sanbernardo

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+++ A Pisa c’è uno spazio libero in una ex chiesa di via Pietro Gori +++
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assalti laterali
 

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:: Questo documento è stato incredibilmente approvato dall’assemblea del Cantiere Sanbernardo in data 20.11.02 ::

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Nel marzo 2001 il collettivo pisano di Odissea Senza Spazio inizia a farsi vivo in città, un gruppo solo apparentemente eterogeneo, caratterizzato sin dall’inizio da un insulso giovanilismo vittimista e da un'assillante e monotona richiesta di spazio che cattura l’attenzione esclusivamente per la grafica dei volantini, agile e aggressiva in ogni occasione. Le parole annoiano, le idee latitano, meglio allora far urlare i dischi nell’impianto. L’impianto megawatt!! E’ questo potente mezzo a stabilire di fatto il predominio di un ristretto gruppo di djs e affini, che usano la sigla di Odissea per organizzare le solite feste, un po’ di salsa no global si spalma sul solito pacifismo anti-americano e oplà, il gruppo assume una truffaldina e funzionale veste politica. Il piccolo nucleo dimostra subito una ferrea disciplina interna e una dinamica capacità organizzativa, è abile inoltre nello scegliersi solo brillanti collaboratori temporanei e utilizzarli strumentalmente. Concerti, urli e ancora gente che balla e beve, immagini e cereali solidali. Pochi si parlano – è la solita zuppa!! – mormorano in molti. Ma a ottobre il colpo di scena: Hops! Cinque giorni, di cantiere sociale temporaneo, un’occupazione intensa e allegra, una marea d’idee prende forma all’istante, il fantasma di un centro sociale a Pisa sembra ridestarsi, ma è un’illusione. L’ondata di gioia viene gestita da Odissea in maniera verticistica, la scossa inarrestabile di entusiasmo creativo di massa incrina l’unità del gruppo dirigente che è incapace anche di costruire un rapporto politico sincero e duraturo coi collettivi univeritari, coautori di tutta la pirotecnica operazione Hops! Si giunge così, una volta per tutte alla svolta, l’infuocata assemblea del 18 novembre 2001 segna un netto e drastico cambio di rotta, il gruppo storico è messo in minoranza dall’assemblea, che, adottando una gestione collegiale stabilisce in punti chiari le richieste da presentare alla macchina istituzionale. Una petizione popolare denominata – prima di invecchiare fateci giocare – sancisce la richiesta per l’ammissione all’albo delle lobby culturali del Comune di Pisa. La trattativa che ne segue rende merito alla commissione diplomatica, che, con buonsenso e competenza, tesse la tela della campagna per il dialogo con le istituzioni. La concessione temporanea della chiesa sconsacrata di San Bernardo diventa così la molla di messa a norma di Odissea: viene costituita l’Associazione Sanbernardo, lo statuto depositato con firme e timbri. Questa decisione desta però l’ennesima polemica, gli stati generali di metà maggio accusano la commissione diplomatica di gestione burocratica e verticistica del collettivo. Dentro al gruppo storico intanto avviene una scissione da cui nasce l’ala oltranzista, che, a sorpresa, a luglio occupa la chiesa di San Bernardo, rivendicando il gesto come Assemblea di Odissea Senza Spazio, il loro slogan – spazi angusti pensieri robusti – si commenta da solo. Lo strappo viene ricucito in trattativa segreta e i pochi irriducibili patetici idealisti, asserragliati nella chiesa, contrattano una resa, poi sono tutti lasciati in libertà, senza nemmeno essere identificati. – Sono solo ragazzi! – afferma sorridente il capo della Digos, salvando Odissea dalla solita figuretta. Così, chiarito l’equivoco, la trattativa prosegue e il Comune di Pisa concede la gestione temporanea della chiesa all’Associazione Sanbernardo. Le prime assemblee vedono finalmente la fine delle polemiche infinite, lo spazio è arrivato e garantisce continuità di lavoro, il fascino ascetico di un luogo sacro sembra conferire pace e tolleranza a chiunque vi entri. Con molto opportunismo si placano i vecchi rancori. Il sito che entra in rete proietta l’efficiente commissione comunicazione su una scura posizione di controllo su tutte le attività del gruppo, ma intanto il lavoro della commissione falegnameria trasforma come per magia, l’antica chiesa in un piccolo teatro, l’agenda si riempie di laboratori, spettacoli, proiezioni e momenti di svago. Uno spazio resuscita all’improvviso. La maturità politica raggiunta dall’assemblea permette la messa in atto di Tohatro! una rassegna teatrale coorganizzata insieme al forum dei teatri sezione tematica dell’oceania ed esaltante mobilitazione democratica e di massa del Forum Sociale Europeo di Firenze. E così il Cantiere Sanbernardo ha iniziato la sua storia, gli slogan di Odissea Senza Spazio continuano a essere degli stupidi giochi di parole – un posto dove rompere il ritmo senza perdere il tempo – ma le cose sembrano migliorare col passare dei giorni.

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Quattro Anni in Tre Minuti (e venticinque secondi)


[Abemus Conventionem! - 06.06.06] durata: 3' 25" - video di Toside, primo Miracolato nella ex chiesa di via Pietro Gori in Pisa. Protagonista: il nostro agile e indiscusso Presidente.
Cantiere Sanbernardo - since2002. | L'Indiscusso Garante si reca di buon'ora all'ufficio del Patrimonio e si impegna nell'atto di firma della convenzione. 2006: quattro anni di segnali e stimoli. La mastodontica rugginosa macchina burocratica Comunale Pisana manifesta così timidi segnali di vita e, non senza cigolare, impugna una penna con cui firma con emozione la concessione d'uso di una risplendente ex chiesa di San Bernardo a favore di una silenziosa, pragmatica e allegra Associazione Centro Culturale Sanbernardo. Cosa succederà? e ora??..To Be Continued!/Chi vivrà saprà!..presto!

.: rassegna stampa :: HOPS! :: Cantiere Sociale Temporaneo :.


HOPS! >> brillante e temporanea operazione dei Collettivi Universitari di Pisa e 2001 Odissea senza Spazio.
>> cronaca locale dai quotidiani il Tirreno e la Nazione nei 5 giorni di HOPS!

.: il video di HOPS! :.

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+++ il video di HOPS! | in due parti da 30' ca. +++

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- guarda il video completo.
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