Questione di feeding.

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Addio biscotti alla lucchese.

Pisa- 28 gennaio 2009. Fa discutere l'approvazione del nuovo regolamento del Comune di Sanbernardo per locali, bar e ristoranti. Le norme prevedono che nel centro storico ''non e' ammessa l'attivazione di esercizi di somministrazione, la cui attivita' svolta sia riconducibile ad etnie lucchesi, al fine di salvaguardare la tradizione culinaria e la tipicita' architettonica, strutturale, culturale, storica e di arredo'' del comune col cagnone. I titolari dei locali dovranno anche vigilare che i clienti non disturbino la quiete pubblica e non consumino il cibo nella navata.

Inoltre, il regolamento approvato giovedi' scorso nel cagnesco Consiglio comunale prevede che ''nei menu' NON deve essere presente almeno un piatto tipico lucchese, preparato esclusivamente con prodotti comunemente riconosciuti tipici della provincia di Lucca''. E, per questioni di decoro, i locali devono avere ''sedie in plastica nera, arredamento elegante e signorile anche nei dettagli'', mentre il personale di servizio dovra' essere ''fornito di elegante uniforme adatta agli ambienti nei quali si svolge il servizio e dovra' essere a conoscenza della lingua pravica''.

Addio quindi alla mitica Biadina e all'immancabile Elisir di china di Pieve Fosciana, al divertentissimo fagiolo Schiaccione e all'irrinunciabile Fagiolo fico di Gallicano.