Lavori in corso - Mostra fotografica di Salvo Parrinello ★ dal 29 maggio al 5 giugno

LAVORI IN CORSO

UniCittà - X Generations at work - Morfòsi - A.I.M.

Fotografie di Salvo Parrinello

UniCittà

Sono alcune immagini di un lavoro in continua evoluzione. UniCittà. Fotografie scattate in luoghi diversi ma che, oltre allo sguardo soggettivo che le accomuna nella loro dimensione formale e espressiva convergono utopisticamente mostrando i vari spazi urbani come un "unico" percorso. A volte è un passaggio di un treno, in altre un riflesso, in altre ancora un ombra di un passante o una scia di una nave che è già passata, a volte la notte, il buio, in altre è la luce che unisce i diversi fotogrammi. Fotogrammi unici che come tessere di un mosaico illustrano un unico sguardo, un unica città. Un luogo comune dove i segni e i sensi rappresentati fotograficamente si rivelano appartenenti ad un'unica cultura, che poi è quella dell'uomo e del suo stare al mondo, del suo muoversi, del costruire. Uomo che, pur mostrato poco in queste fotografie (se no come passante o addirittura come sua sola ombra) rivela in ognuno degli scatti la propria opera, il proprio "abitare"e la propria responsabilità.

X Generations at work

E' un progetto fotografico che riflette sul mondo del lavoro attraverso la realizzazione di una serie di ritratti.

La scelta di fotografare uomini e donne /lavoratori e lavoratrici singolarmente all’interno di un rigoroso set fotografico uguale per tutti è dettata dall’esigenza di decostruire un’iconografia documentalista che vede l’uomo all’opera. In questo lavoro ogni soggetto fotografato viene invitato precedentemente a riflettere sulla relazione che ha con il proprio lavoro e su se stesso. Viene invitato dal fotografo a “mettere in scena” con sè uno strumento o arnese del proprio mestiere attraverso la scelta di uno o più oggetti da portare sulla scena . Questo modus operandi fa di tale progetto un vero e proprio work in progress in cui la riflessione attraversa l’intera fase dello scatto dando inizio a un vero e proprio dialogo tra soggetto/oggetto e agente.“X Generations at work" oltre a questo vuole creare un momento di riflessione sulla così detta “Generazione X” (i nati tra fine anni 60 e inizio anni 80), troppe volte identificata dalla mancanza di ottimismo nel futuro e dal disimpegno politico e sociale; “X Generations at work" diventa attraverso questi ritratti denuncia di tutte le parole dette e scritte sulla “Generazione X” , in particolare all’ormai troppo noto luogo comune che vede gli “eterni giovani” come bamboccioni o fannulloni. Con questo lavoro ogni soggetto fotografato diventa protagonista, si mostra, esce dall’anonimato, si dichiara per quello che è e che vorrebbe essere attraverso quello che fa.

“X Generations at work" è un progetto in espansione, fino ad oggi sono stati realizzati 30 ritratti,. Quelli proposti in questa sezione ne rappresentano/presentano una parte; l’obiettivo è quello di realizzarne molti altri ancora coinvolgendo sempre più soggetti.

Morfòsi

Alcuni scatti da 'morfòsi', dove lo stesso soggetto, il coreografo/regista Andrea Omezzolli è invitato a muoversi sulla scena di un set fotografico completamente nero. Mettendosi in scena, autorappresentandosi, come in un "auto-morfosi" che, nella discontinuità dei movimenti diventa una "meta-morfosi" fino a declinarsi, con l'uso "irregolare" di luci, inquadrature e post-produzione digitale, in un processo di "ana-morfosi".

A.I.M.

Gesti antichi e contemporanei che si ripetono da secoli, quelli della macellazione animale. Gesti forti e "indigeribili", naturalmente crudi e crudeli ma sempre naturali. Non ci sono macchine, non si tratta di animali allevati e macellati in batteria. Il rapporto è quello di una "filiera corta" ma che comunque si traduce tanto per chi compie il gesto che per chi lo registra e per chi lo vede in fotografia in una sensazione forte, in un sentimento che è quello dichiarato dall'acronimo del titolo: "Assuefazione all'Idea della Morte".

Non è un lavoro che vuole porsi pro o contro la pratica di macellazione. E' una testimonianza, un reportage dove è possibile intravedere assieme crudeltà e sapienza, natura e cultura.

(Il titolo è un omaggio ad un lavoro realizzato negli anni '90 dall'artista Domenico Cairone).