l' Un-tà-tà :: il periodico che si arrotola ::

STORIE DELLE NOSTRE PARTI

ogni spesso ci chiediamo: dove si va?
ogni tanto ci chiediamo: da dove veniamo?
da dove veniamo? veniamo da molti posti da molte storie.
una di queste storie, quella dove orgoglio identità e prospettive meglio s'integrano in un impasto antico e sempre fresco, è la resistenza. (sì, quella dei partigiani, quella del 25 aprile).
per chi volesse informarsi in maniera veloce e pratica sulla resistenza dalle nostre parti, c'è un ottimo sito: ResistenzaToscana.it (continua..)

DARK SIDE of 9/11

la redazione dell'un tà tà consiglia vivamente di leggere
qui, l'undici settembre come non l'avete mai sentito
(e senza traccia di complotto ma bensì......)
alto valore dinamico e dialettico, chi non quaglia si squaglia.

http://www.pasti.org/rquaglia.html

RATZ ATTACKS

Internazionale
Il meglio dei giornali di tutto il mondo

Il link di quest'articolo
www.internazionale.it/firme/articolo.php?id=13630

L'attacco di Ratzinger
Christopher Hitchens
Benedetto XVI ha "offeso" il mondo musulmano e ci ha chiesto di diffidare della ragione

Internazionale 660, 21 settembre 2006

Nel mondo cristiano ci sono molti papi: la chiesa copta ne ha uno, e anche la chiesa ortodossa d'oriente vanta un patriarca o santo padre. Ma ormai abbiamo preso l'abitudine di usare questo termine per indicare il vescovo di Roma, e questo è un male, per vari motivi.

Conferisce una specie di autorità suprema al capo di una sola delle sette cristiane, contribuendo a dare ai non cristiani l'impressione che il capo del cattolicesimo romano rappresenti una porzione maggiore dell'"occidente" di quanto non faccia in realtà. Durante una visita in Germania Joseph Ratzinger, nel tentativo di rivitalizzare la sua chiesa moribonda, ha complicato ulteriormente il già difficile dialogo tra l'Europa e il mondo islamico.

incredibile ma vero! BRAVO (si fa x dire) SGARBI

notizia del corriere della sera:

Sgarbi: i graffiti del Leonka vanno tutelati
«Sono la Cappella Sistina della contemporaneità»
. Ma la giunta lo boccia.
sgarbi leonka

Littorio Sgarbi ama maneggiare gli esplosivi. Ieri, in un sol colpo ha infranto due tabù della giunta di centrodestra. I graffiti e il Leoncavallo. Anzi i graffiti del Leoncavallo. Paragonati alla Cappella Sistina della contemporaneità. Chiede che i muri siano vincolati dalle Belle Arti, che diventino un percorso obbligato della Milano contemporanea, che siano catalogati e pubblicati in un volume del Comune. L' illegalità? «Non mi interessa. A me interessa il risultato estetico. Sarebbe gravissimo cancellare un documento così peculiare della creatività dei nostri tempi». Come dire: il Leonka non si tocca. Le ruspe, in via Watteau, non devono passare. E le dichiarazioni di Giorgio Armani sulle manette ai graffitari, in questo caso, «sono prive di senso». Due ore di graffiti-tour. Presenti il leader storico Daniele Farina e il graffitaro d' antan Atomo Tinelli. Via Watteau, via Giampietro Lucini e l' interno del Leonka. Sbuffa, pontifica, spiega. «Ma non li vedete questi palazzi di m... che circondano la zona. Altro che buttare giù i muri, andrebbero consacrati». La benedizione la dà lo stesso Sgarbi, che veste i panni del professore di estetica (ma non era Stefano Zecchi?): «Se aspettiamo 30 anni, ci troveremo di fronte a qualcosa come il movimento futurista. Ci sono artisti di qualità». E il Leonka rappresenta il brodo di coltura della crea tività: «I perbenisti possono vederla in un altro modo, ma il Leon ka è il luogo della creatività. Anzi: l' estetica contemporanea a Milano è il Leonka». Cita Baudelaire, Verlaine e Rimbaud per spiegare il suo concetto di illegalità artistica. «Non c' è niente come l' illegalità per produrre la creazione». Anche se pone una differenza: «Il Leonka si può contrastare sulla legalità poliziesca, ma non sulla creatività artistica». Fischiano le orecchie ai colleghi di giunta. «Seguo Sgarbi quando difende il graffito come forma d' arte - replica l' assessore all' Arredo Urbano, Maurizio Cadeo -. Ma questo non ha nulla a che vedere con la situazione d' illegalità del Leonka. La parola non va data alla critica estetica, ma al codice». «Quelle di Sgarbi sono valutazioni condivisibili - dice invece Pierfrancesco Majorino, segretario cittadino ds -. Speriamo che sia la linea di tutta la giunta e non di un singolo assessore». Non è così. Bocciatura da Tiziana Maiolo: «Il Leonka prima deve imparare a stare sul mercato come tutte le altre aziende. Senza occupare posti altrui. Se poi tra loro ci sarà un Basquiat, il Comune è disposto ad aiutarlo». «Non sapevo che Michelangelo andasse in giro a scarabocchiare sui muri» ironizza Giovanni Terzi. Conclusione lapidaria del capogruppo di An, Carlo Fidanza: «Questa volta, la cappella l' ha fatta Sgarbi». LA FRASE *** L' assessore *** Vittorio Sgarbi: «Il Leoncavallo va tutelato. Sarebbe grave cancellare un segno peculiare della creatività di oggi»

CHRIS RAEL

Ieri abbiamo avuto una piacevolissima visita: Chris Rael, cantante musicista e molto altro da New York.
Abbiamo provato a farlo suonare al circolo di Cortemagno ma il sitar è difficile da amplificare e così...... abbiamo avuto il piacere di ascoltarlo nella più mistica locazione del cantiere sanbernardo in un unplugged notturno intenso e distensivo.
Potete ascoltare le sue canzoni su:

www.myspace.com/churchofbetty

oppure informarvi su tutte le sue attività su:

www.chrisrael.com

ecco un articolo che parla di un suo disco da www.drivemagazine.net

Una volta era un'abitudine scoprire dischi meravigliosi, e quando un artista creava un capolavoro si attendeva l’opera successiva con trepidazione, e anche timore che il nuovo parto non avesse le caratteristiche del precedente...Tutto questo più o meno fino alla prima metà degli anni’80; poi tutte le varie bands hanno standardizzato un sound proprio senza stupire in modo eclatante. Fino ad arrivare ai Church of Betty, una grandissima band senza una catalogazione. La prima impressione è di trovarci di fronte a un Pop sperimentale ed etnico che mescola Beatles, Xtc, Todd Rundgren,Sheila Chandra, Bernard Herrimann. Ma è troppo poco. Tripping with Wanda è l’autentico capolavoro di questa big-band americana guidata da Chris Rael. Questa è la settima perla della band inclusa in uno scrigno magico. La cultura indiana prorompe nel rock e nel musical creando un Partenone gigantesco e le melodie sono orecchiabili, incastonate in un sound complicato con controtempi, stacchi ed aperture zappiane. Il tutto rimanendo spiritosi e mai cerebrali. Dal primo East of the West passando per Kashi la loro è una discografia che va per conto suo per raggiungere pianeti inesplorati. I Church of Betty non appartengono alla casta dei freakkettoni ma a quella dei grandi songwriter e non sono una promessa ma una realtà. New York con le sue mille etnie confluisce in tutta la musica dei Church of Betty, una band diversa che non insegue le grandi major e incide per la Fang Records (una combattiva label che ha annoverato recentemente tra le sue file anche il transex per eccellenza del rock Jayne County, una vera figura leggendaria). Trippng with Wanda è intriso totalmente di exotica e moods orientali, ma alla fine sono grandi pop songs godibili, misteriose, fruibili e mastodontiche nella struttura. La cultura cosmopolita di Chris Rael viene tramutata in note e parole, cori che volano verso il firmamento. E qualche pezzo non stonerebbe nemmeno in classifica, vedi Ampersand, una cavalcata country con il sitar al posto del banjo. Insomma, un disco da ascoltare tutto d’un fiato con incensi nell’aria, piña colada nel bicchiere e giochi di luci psichedelici nell’aria. Ma basta chiudere gli occhi e tuffarsi in questo oceano di emozioni e lo stordimento è forte. Nuova Delhi o Abilene? New York o Roma? Tokyo o Atene? Capo Cabana o l’Alaska? Se Maometto non va alla Montagna i Church of Betty vanno all’Accademia del Migliore Disco del 2002 (www.churchofbetty.com)

Guarda i video di Chris Rael in Cantiere:
Video 1
Video 2

LA TRISTE MORTE DI UN EROE

Non si scherza con la morte come non si scherza con un coccodrillo affamato e incazzato. Lui invece ci ha sempre scherzato: dita in culo agli elefanti, lotta coi babbuini in calore, sfide di nuoto con le orche. Ma la morte si sa è sempre lì dietro l'angolo come una razza velenosa in una barriera corallina. Steve Irwin adesso lo sa e tristemente ci lascia oggi con i mille ilari ricordi dei suoi documentari. Il Cantiere Sanbernardo partecipa al cordoglio.

>> Chi è Steve Irwin? Risponde Wikipedia.

>> Leggi la Notizia Ansa.

John Titor :: storia di un soldato che viaggia nel tempo

Un brillante imbroglio, o un vero soldato del 2036?
Qualcuno usando il nome di John Titor e sostenendo di essere un soldato del 2036 ha presentato una quantità considerevole di informazioni su un forum (bbs.artbell.com) con l'username Timetravel_0 iniziato il 2 Novembre del 2000 circa la sua macchina del tempo e di una missione, la sua prospettiva sulla nostra società, non è delle migliori, si concluderà in una guerra nucleare globale molto breve ma devastante nel 2015. Ora ritorno nel 2036 ha detto scrivendo il suo ultimo post il 24 Marzo, 2001. Col passare del tempo l'interesse nella storia di Titor si sviluppa in modo considerevole, ma torniamo alla missione, il recupero di un computer IBM 5100 portatile le cui caratteristiche particolari erano note solo alla casa costruttrice.

Arrivederci Louise

Louise Bourgeois.jpg

Foto: Louise Bourgeois




L'ETERNA CLASSE DI GIULIO

"Credo che ognuno di noi, se fosse nato in un campo di concentramento e non avesse da cinquant'anni alcuna prospettiva da dare ai figli, sarebbe un terrorista". Lo ha detto Andreotti che ha aggiunto: "Sta di fatto che l'Onu ha creato nel 1948 lo Stato di Israele e lo Stato arabo. Lo Stato di Israele esiste, lo Stato arabo non esiste". (Giulio Andreotti 2006)

A TAVOLA E IN PACE

COMUNICATO STAMPA della TAVOLA DELLA PACE

Medio Oriente: Non c´è tempo da perdere.
La forza di pace dell´Onu si deve fare subito. L´Unione europea deve scendere in campo. L´Italia prenda l´iniziativa.

Non c´è tempo da perdere. La forza di pace dell´Onu si deve fare subito, senza esitazioni e ritardi. Ogni ostacolo frapposto all´invio nel sud del Libano della forza di interposizione proposta ieri da Kofi Annan e sostenuta dalla Gran Bretagna e dall´Italia è un chiaro sostegno dato alla prosecuzione delle stragi di guerra.

Una forza di interposizione dell´Onu deve essere inviata urgentemente, con le stesse e finalità (protezione delle popolazioni civili e prevenzione di nuove azioni armate) anche nella Striscia di Gaza.

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