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SAB 17 DIC ORE 22:00 // I RESTI DI QUELLO CHE FU // Concerto Teatrale

SABATO 17 DICEMBRE 2022 dalle ore 22:00
Cantiere Sanbernardo e’ lieto di Presentarvi:
I RESTI DI QUELLO CHE FU
Concerto Teatrale
ore 22.00
Sabato 17 Dicembre al Cantiere Sanbernardo va in scena I resti di quello che fu, un concerto teatrale sperimentale capace di tradurre in musica e parole la rabbia, l’ossessione, la fine di una generazione, ma anche e soprattutto l’amore.
Marta Bevilacqua, Elio D’Alessandro e Giorgio Canali ci raccontano una storia di terrore e innumerevoli ingiustizie, mai caduta nell’oblio, ma che ci segue ancora e si insinua nelle menti come un pensiero intrusivo.
Lo spettacolo è scritto da Marta Bevilacqua e diretto da Francesca Cassottana. Lo scambio di rapide e taglienti battute, accompagnate da suoni disturbanti, crea un cortocircuito tra l’animo punk rock, rosso-fuoco, incarnato da Giorgio Canali, e la tenerezza di cuori innamorati e sognanti.
Nel concerto teatrale restano un amore e un’idea, che non si dileguano ma nell’aria si disperdono e ancora fecondano
I due protagonisti, illuminati da una luce calda, in uno stato di torpore, pronunciano le prime parole a metà tra il monologo interiore e una discussione di coppia. «Voglio raccontarti una storia, ma tu non la capirai»: questa è una delle prime frasi che sembrano risuonarci dentro. Il dialogo iniziale, portato avanti senza mai guardarsi negli occhi, riesce a comunicare la sensazione di solitudine e abbandono che prova chi ci ha sempre creduto e ancora ci crede, di contro a chi, disilluso, si è arreso e cammina per la sua strada, cieco.
Il G8, la fine di un rapporto, i disagi del singolo in una società contaminata, queste le tematiche affrontate dal trio di artisti ben assortito sul palco dell’Asilo. Gli orrori e le violenze – per sempre legati al ricordo di Genova nel lontano 2001 – vengono rievocati attraverso la lettura di un reportage di quegli eventi, non solo come testimonianza di cronaca nera, ma anche sotto forma di una più recente analisi antropologica. Quei giorni di acceso fervore politico, come tante altre lotte impegnate al miglioramento del pianeta, segnano la fine di un gruppo di giovani militanti, aggrappato agli ideali come a un bene comune. I tre interpreti del concerto teatrale si presentano come l’incarnazione vivente di un movimento generazionale, che, seppur inflitto da duri colpi, conserva l’audacia e il sogno.
L’unica donna sul palco alterna la durezza delle affermazioni con la delicatezza delle movenze. Così riesce a dar vita a un’armoniosa performance in grado di cullare gli spettatori come in uno stato di dormiveglia, e di risvegliare d’improvviso un senso di rivalsa e di lotta, ormai realizzabile solo sul piano individuale o piccolo-collettivo. Il 10% della popolazione è quella superstite, l’unica porzione non impegnata nella prevaricazione sull’altro. Il messaggio – in linea con quello dello spazio in cui si svolge la rappresentazione – è chiaro e diretto: salvaguardiamo questa minoranza e facciamola crescere.
I due attori-amanti con veemenza si scontrano in una gara di paure. Vince chi ha le più terrificanti o chi è il più coraggioso? Se è vero che, «secondo un attento studio scientifico», oggi siamo adulti pieni di traumi e fantasmi, dietro l’ombra dei nostri corpi fatiscenti si può scorgere una luce?
Cosa significa fine? È una semplice parola o un vero limite? Forse la fine non esiste se risuona ancora come un’ eco nelle note della chitarra di Giorgio Canali, nelle storie d’amore reali o immaginarie che noi tutti viviamo.
I tre sognatori non utopisti, in questo concerto teatrale, tirano fuori tutta l’ira e lo sconforto di chi ha dedicato la giovinezza ad amare il mondo, gli altri e le cose e non abbastanza è stato amato. Questa è la Storia che rigenera e ridesta dal sonno. Forse non tutti possono comprenderla, ma deve essere raccontata, «ad ogni costo».
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evento facebook

Frigidaire in Mostra – Pisa Benefit



Cantiere Sanbernardo è lieto di presentare
FRIGIDAIRE IN MOSTRA A PISA

dal 18 al 27 Marzo 2022
Mostra a sostegno di FRIGOLANDIA

10 giorni di: Live djset, reading, presentazioni libri, live painting, aste rocambolesche, esposizione e vendita fumetti, albi originali, poster e altre 1000 amenità…

SOSTIENI FRIGOLANDIA! Passa al Cantiere! Firma la petizione!

https://www.facebook.com/events/906773923348221
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VENERDI 18
Ore 18:00 Sammartino spazio Arsenale proiezione del documentario ‘i 40 anni di Frigidaire’
segue dibattito con Vincenzo Sparagna
ORE 19:30 Inaugurazione Mostra
introduce: Lucio Pileggi
INTERVENGONO:
– Vincenzo Sparagna (Direttore Resp. Frigidaire)
Moderatore: Fabio Gadducci
a seguira aperitivo
dj set AleMagna (Gap Records Store)
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Programma:
SABATO 19
Concerto AFROQUIESA
+ Baba DJ SET

https://www.facebook.com/events/994938341125024
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DOMENICA 20
Asta Benefit
presenta Totino Setzi
WOP189 Live Paint
+ Pizzo DJ SET

https://www.facebook.com/events/388155186004223
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LUNEDI 21
LEG Live Paint
+ Jeffraniero & Vigile Dj SET

https://www.facebook.com/events/515300769984881
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MARTEDI 22
TEATRO DELL’ASSEDIO
“Reading elettrico” di Michelangelo Ricci
e Laboratorio teatrale Sanbernardo
Muzzica dj set

https://www.facebook.com/events/1656792688015942
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MERCOLEDI 23
Serata di approfondimento e interventi
in collaborazione con FUMETTI & POPCORN
con
Maurizio Vaccaro
Enrico Pantani
Maicol

https://www.facebook.com/events/5108168015912647
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GIOVEDI 24
ALOCH NIGHT
LIVE Ico e i Casi Umani

https://www.facebook.com/events/666601171335624
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VENERDI 25
Presentazione libri AGENZIA X
PABLITO EL DRITO
“Lo spettro della Droga”
DOME LA MUERTE
“Dalla parte del torto”
+ DJ SET Mr. Cheto (Dodo Beat Music)

https://www.facebook.com/events/5348304638535954
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SABATO 26
Presentazione libro NITRITO
di T_W_I_G per Agenzia X
con Luca Cristiano
Concerto LOLA & the Workhaolics

https://www.facebook.com/events/2189785194511066
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DOMENICA 27
“Lockdown Calling”
CALURI e PAGANI
+ Asta Benefit
presenta
Totino Setzi

https://www.facebook.com/events/2164196130411568
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La Mostra è  aperta tutti i giorni
con orari
10:30 – 12:30
15:30 – fino a fine serata

———– SOSTIENI FRIGOLANDIA ———-
Frigidaire è stata una rivista culturale italiana di fumetti, rubriche, inchieste giornalistiche, musica e altro, pubblicata dal 1980 al 2008 dalla Primo Carnera Editore dai contenuti estremamente innovativi di autori italiani e stranieri come Andrea Pazienza, Tanino Liberatore e Massimo Mattioli sulla quale hanno esordito famosi personaggi dei fumetti come Zanardi o Ranxerox che la resero un fenomeno di culto.
Da aprile 2009 ad aprile 2010 venne edita una nuova edizione della rivista definita “popolare d’élite” e pubblicata una volta al mese all’interno del quotodiano Liberazione pur mantenendo un’autonomia editoriale, politica, artistica. Da giugno 2010 “Frigidaire – mensile popolare d’élite” venne edito nuovamente autonomamente in formato tabloid a colori; la redazione ha sede nella cosiddetta Repubblica di Frigolandia a Giano dell’Umbria, ed è diretta da Sparagna.
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TIC – Il Vento Nero di e con Marianna Nannipieri e Andrea ferri

Data straordinaria del TIC – Teatro In Cantiere
Martedi 4 Febbraio 2020 h. 21,00
IL VENTO NERO
di e con Marianna Nannipieri e Andrea Ferri

Da Costantinovka a Dorogò e ritorno, un breve viaggio fino al fondo dell’oscurità umana, un’esperienza irreale dentro la più atroce realtà.

Marianna Nannipieri e Andrea Ferri alleggeriscono il testo malapartiano dei riferimenti specifici, lasciano che lo spettatore percorra la steppa ucraina ”in quell’ora triste, in cui il giorno muore”, e poi, a notte fonda, lo abbandonano solo nel nero baratro dell’angoscia, impotente di fronte all’orrore.

Nel romanzo La pelle Curzio Malaparte narra dell’occupazione alleata in Italia dal 43 al 45, ma il capitolo Il vento nero, a cui si ispira lo spettacolo, è un flashback della sua precedente esperienza di cronista di guerra nell’Europa dell’Est, e più di tutti ha l’ autonomia e i caratteri oggettivi per una trasposizione teatrale.

Non c’è in questo spettacolo, come nella coscienza del pubblico che si alza dopo averlo visto, nessuno spazio per morale o politica. C’è invece l’indiscutibile bellezza di parole e immagini che sprofondano l’animo umano nella più cupa perdizione.

Marianna Nannipieri e Andrea Ferri condividono capacità ed esperienze e, dopo un lungo lavoro fortemente voluto, arrivano alla loro prima esperienza creativa di questo tipo.

Con: Marianna Nannipieri e Andrea Ferri
Regia: Marianna Nannipieri e Andrea Ferri
Durata: circa 40 minuti

TIC – Annagaia Marchioro in “Fame Mia”

Il Cantiere SanBernardo all’interno della rassegna “TIC – teatro in cantiere” è lieto di presentare:

Annagaia Marchioro in: “Fame mia – quasi una biografia”
Liberamente ispirato a “Biografia della Fame” di Amèlie
Nothomb

Inizio spettacolo H. 21,30
Venerdì 31 Gennaio 2020

info e biglietti:
– presso Il Cantiere SanBernardo o scrivendo alla mail
eventicantieresanbernardo@gmail.com
– link a billetto vedi qui nell’evento (10,00€ +1,10€ di prevendita)
– contattando il 3463502804 Roberta
oppure il 3299691227 Elena

“Non si sa perchè alcuni nascano affamati ed altri sazi, è una lotteria. Io ho vinto il primo premio.”
Amèlie Nothomb, Biografia della Fame
Lo studio dello spettacolo è stato riconosciuto vincitore del premio “L’Alba che verrà” 2016 e del Premio “Giovani Realtà del Teatro” 2015 dell’Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe di Udine.
“La storia di una donna che aveva fame, che aveva così tanta fame, da smettere di mangiare. Quella donna ero io ed era anche Amèlie Nothomb, e i tanti Giada, Marika, Riccardo e altri infiniti nomi. La fame è un paesaggio che ci accomuna tutti. Belli, brutti, storti, compiuti o incompiuti. La fame è un sentimento universale. La fame, ovviamente, non è solo di cibo, ma di amore, di vita, di storie, di riconoscimento”.
Fame mia è uno spettacolo comico e poetico che parla di cioccolato e di desideri, di cibo e di ossessioni, di accettazione e di denutrizioni. E’ liberamente ispirato al romanzo di Amèlie Nothomb, di cui cita alcuni dei momenti più alti sfocandone i contorni, fino a farlo aderire a un’altra storia, quella dell’autrice attrice che la interpreta con la crudele ironia che caratterizza anche il linguaggio della Nothomb.

Un percorso di formazione, dall’infanzia all’età adulta alla ricerca di sè, una strada piena di curve e di salite ma anche di prati su cui riposare. Dedicato a tutte quelle persone che non si sentono abbastanza belle, che non si sentono abbastanza amate, che non credono di bastarsi per essere felici. Uno spettacolo un po’ per tutti: chi è senza peccato, scagli la prima pietra.

TIC: L’anima è figlia di nessuno/ritratto immaginario di A.Merini

TIC – T E A T R O I N C A N T I E R E
stagione 2019/2010
presenta:
Giovedì 9 Gennaio 2020 – h.21.00

L’ANIMA È FIGLIA DI NESSUNO
Ritratto immaginario di Alda Merini
Posti limitati, info prenotazioni di seguito nell’evento.

Chiara Migliorini, attrice, regista ed operatrice teatrale porta in scena “L’anima è figlia di nessuno” un ritratto immaginario dedicato alla poetessa Alda Merini.

Il testo dà vita ad una giovane Alda nel primo periodo della sua chiusura in manicomio in cui sente scorrere dentro di sé un estremo bisogno di amore come movimento dei sensi, della carne e dello spirito, un’anima innamorata della vita, dell’incontro, del rischio e della libertà di essere, che si trova chiusa, in un mondo di individui fragili dalle identità violate.

Un ritratto poetico e immaginario dedicato ad una donna innamorata della vita e dell’amore.

In scena Chiara Migliorini, costumi a cura di Silvia Manganelli, assistenza tecnica di Sara Marotta e Benedetta Melani, alle luci Andrea Spinicci.

Chiara Migliorini è da sempre legata a figure di donne significative nella storia, come Norma Parenti, partigiana protagonista dello spettacolo “Io sono qui”, che porta in scena da diversi anni.

Con diverse realtà del territorio Chiara dirige corsi di formazione teatrale e di teatro danza dedicati agli adolescenti e agli adulti, affrontando spesso tematiche sociali inerenti all’attualità.

Festa di matrimonio della figlia del presidente

Appuntamento mensile con:
TIC teatro in cantiere – stagione 2019/2020

L’altare del SanBernardo per questa occasione sarà animato dalla compagnia TRA. La compagnia teatrale con

“Festa di matrimonio della figlia del presidente”
regia di Daniela Scarpari

Adattamento da Teatro para minutos di Juan Mayorga a cura della Compagnia del Teatro Rossi Aperto.

Venerdì 6 Dicembre 2019 – ore 21.30

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Famiglia – Amore – Amici.
Famiglia, amore, amici ?
Si, ma finché morte non ci separi ?
Gli sposi sono vestiti, gli invitati tirati a lustro.
La marcia nuziale ha inizio.
Ma qualcosa stride, sfugge, si incrina.
In una giostra scintillante di politici leccapiedi, venditori ambulanti di lusso, parenti solitari e inservienti che governano il mondo…dobbiamo dire di sì?
Daniela Scarpari ci prende per mano e ci accompagna in una libera interpretazione dei personaggi di Juan Mayorga, un proseguimento di uno studio già iniziato di Teatro Breve e dopo JK.
Tra sorrisi e festeggiamenti una riflessione sulla convenzione più importante di tutte: il matrimonio. Le alleanze. La politica…c’è ancora uno spiraglio nel sacramento, nella forma, nella legge?
Come vuole Mayorga sarà il pubblico a decidere.

Nel suo Teatro para minutos, che raccoglie 28 testi teatrali brevi, Juan Mayorga il drammaturgo spagnolo, riafferma la sua carica politica e rivendica a ciascuna delle piece la propria autosufficienza, la propria autonomia, il proprio peso. La sua forza risiede nella relazione con il contesto, nella forza con cui si pone rispetto alla parete che occupa. Per Mayorga la filosofia e l’arte hanno il compito di svelare una realtà non più evidente, e, come il teatro, non possono slegarsi dalla politica. Gli strumenti di Mayorga sono infatti la pura potenza delle parole e il linguaggio, affidati allo spettatore e alla sua immaginazione. Le tematiche, interessano i problemi più urgenti con cui la società occidentale si sta confrontando, aprono sempre a una questione di carattere filosofico e morale. Una “scrittura del frammento” che rappresenta con forza la drammaturgia contemporanea.

La compagnia del T.R.A. diretta dall’attrice e regista brasiliana Daniela Scarpari, nasce come gruppo laboratoriale nel 2014; si incontra ogni lunedì e mercoledì negli spazi del Teatro Rossi Aperto – Pisa. Da allora hanno messo in scena : Trattato commestibile un patchwork di testi che avevano come tema il cibo, nelle sue più svariate dimensioni. Dell’abbandono (Ernesto rimane), dedicato alla ricerca del tema dell’abbandono. Uno studio su diversi punti di vista, narrative, saggi, poesie, testi teatrali e testimonianze sull’abbandono adattati agli spazi del TRA.
Teatro Breve di Juan Mayorga – primo studio scenico dove dei 28 testi, ne sono stati scelti 7; una prova aperta, un esperimento, la volontà di condividere la prima tappa di un percorso su Juan Mayorga.
JK (Neppure i morti sono al riparo dal nemico) ispirati da un monologo intitolato JK di Juan Mayorga sugli ultimi e tribolati giorni di vita di Walter Benjamin, è un esercizio scenico itinerante basato sulle installazioni e le performance create dagli attori del Laboratorio del TRA per questo testo.

Lo studio su Juan Mayorga continua con “Festa di matrimonio della figlia del Presidente” un libero adattamento di teatro para minutos con cui stiamo lavorando da più di un anno.

Con:
Lulù Goncarov Andrea Ferri
Laura Vescio
Roberta Battista
Massimiliano Piagentini
Vincenzo Zotti
Francesca Giuntini
Valentina Giuntini
Paolo Cantoresi
Carolina Di Borgogna
Giulia Rametta
Monica Schipani
Paola Sammito

Regia: Daniela Scarpari
Testi: Juan Mayorga più testi vari
Grafica: Roberta Battista
Effetti video e audio: Silvia
Costumi: Compagnia T.R.A.
Un ringraziamento speciale a Roberto Alei

TIC – “Die Panne” di e con V.Bischi – F.Sardella e dj Spif

Secondo appuntamento per il
TIC – t e a t r o i n c a n t i e r e 👇
https://www.facebook.com/events/774615586310876/?event_time_id=774615599644208

Giovedì 28 Novembre 2019

H. 21.00
DIE PANNE
Di e con Valentina Bischi
e con Francesca Sardella e Dj Spif Spif Ero
Durata 60 minuti

H. 22.00
Dj set con Dj Spif

Una sera d’autunno, in un piccolo paese di campagna l’auto del signor Alfredo Traps, viaggiatore di commercio, va in panne.
Il signor Traps non se ne rammarica, anzi, pregusta già il lato piccante della situazione. Si ritrova invece nella villa di un ex-uomo di legge; il padrone di casa ed i suoi amici gli aprono le porte per la cena, il vino ed il loro passatempo: mettere in scena un processo. Non importa se Traps non ha commesso alcun delitto “un reato si finisce sempre per trovarlo…che lo si voglia o no c’è sempre qualcosa da confessare”.
Tra squisite portate e vini d’annata il gioco si fa sempre più inquietante, fino a condurre Traps come l’autore di un delitto che merita “ammirazione, stupore, rispetto…degno d’essere annoverato fra i più straordinari del secolo”.
Ora, per la prima volta, quella giustizia che aveva sempre ritenuto “astratta cavillosita’ vessatoria” illumina il suo limitato orizzonte “come un immane, inconcepibile sole”.

“Se da un lato, infatti, il calore delle fiammelle si fonde armoniosamente con la sapiente arte affabulatoria di Bischi nel tentativo, perfettamente riuscito, di trascinare il pubblico all’interno della storia, la freddezza diafana dello spettro incarnato da Sardella crea distanza tra la vicenda narrata e il pubblico. Il risultato è uno spettacolo avvincente dal gusto amaro, che riesce al contempo ad accogliere e a gelare il sangue con la stessa, determinata efficacia”

dalla recensione di Anna Solinas su “Lo sguardo di Arlecchino”

“Intorno a un tavolo, a lume di candela, Valentina Bischi e Francesca Sardella, mettono in scena il dramma di un’inquisizione capziosa, subdola e ingannevole, tenendo il pubblico con il fiato sospeso fino alla fine, interpretazione e voce danno corpo scenografico alle parole, mentre il pubblico rapito resta sospeso tra il ruolo di testimone di un delitto e quello di spettatore di un sadico gioco”

dalla recensione di Manuela Caserta su “blogautore.espresso”

“Valentina Bischi, con una maschera in volto e cinque voci sulle labbra, racconta e infligge con gli occhi l’adattamento teatrale di Die Panne […]. Francesca Sardella, in un mutismo diametralmente contrapposto, con la fiamma delle candele traccia una fuga luminosa per gli occhi di tutti. E cosi la parola si sparge sulla tavola, tanto vicina che tutti possiamo decidere la porzione da assegnarci, tanto che sentiamo di contare tutte quelle che saremmo capaci di dire in nostra difesa qualora capitassimo in compagnia di una ingrata casualità, fosse anche la stessa dello sventurato uomo in panne; e il silenzio le si avviluppa intorno, permettendo di avvertire una coscienza che le metterebbe a tacere.”

dalla recensione di Francesca Pierri su “Teatro e Critica”

“Viene preparata la scena: un lungo tavolo da banchetto attorno al quale ci sono i posti per gli spettatori. Nel frattempo, mentre il sole viene giù e un leggero venticello rende fresca l’aria, il panorama dell’entroterra siciliano prende il sopravvento: giallo, giallo, giallo. Vengono accese delle candele tutto intorno e sul tavolo, anche la luna si accende, luminosa, “fiammante” (come la macchina del protagonista del monologo). L’attrice entra in scena e si posiziona a capotavola, ci vogliono poche battute per capirlo, non bisogna essere esperti: è bravissima: ti racconta la storia e tu puoi vedere davanti a te la location , l’automobile “fiammante” (una Studebaker, nella foto) che va in panne, il rappresentante di commercio, le persone che lo accolgono, un giudice, un procuratore, un avvocato. Sono davanti a te, lei parla e tu vedi i loro visi, le loro espressioni, i loro movimenti. Pochi minuti e sei sedotto”

dalla recensione di Renato Schembri

Immagino un racconto intimo, un fuoco acceso, il vino.
Immagino una sala che somiglia, in qualche modo, alla sala dove si svolge la scena del nostro racconto.
Immagino candele, come viene specificato a pagina 77.
E immagino niente di tutto questo.
Solo la parola, una parola rigorosa, essenziale, che porti in una sala con un fuoco acceso, un buon bicchiere di vino, e la luce delle candele, ad occhi chiusi.

Valentina Bischi

Per le recensioni complete:
http://www.losguardodiarlecchino.it/durrenmatt-da-tavola/ http://caserta.blogautore.espresso.repubblica.it/2017/05/03/die-panne-di-valentina- bischi-il-teatro-fuori-dal-palcoscenico/ https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=10219462268289480&id=1296326790