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Deda aka Katzuma b2b dj Lugi aka boogieloo at csb

CANTIERE SANBERNARDO è lieto di presentare
DEDA AKA KATSUMA B2B DJ LUGI
Sabato 13 aprile 2019

Aperitivo DJ SET
ore 19:00 Mainor DJ
ore 21:30 Pizzo (Sanantonio42) meets @andreami (mixology)

ore 22:30 Deda aka Katsuma B2B Dj Lugi

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Deda aka Katsuma
l suo percorso ha inizio a Bologna dove intorno alla fine degli anni ottanta prende parte alla crew Isola Posse All Stars.
Nel 1993, insieme a Neffa e DJ Gruff, dà vita ai Sangue Misto con cui pubblica nel 1994 l’album SXM considerato dalla critica uno degli album più rappresentativi dell’hip hop italiano.[1]
In seguito il sodalizio Sangue Misto diventa Zero Stress e Deda prosegue dietro le quinte continuando a produrre basi e scrivere rime per i successivi lavori di DJ Gruff, Neffa e Kaos One
Nel 1996 realizza le basi musicali per l’album di Neffa Neffa & i messaggeri della dopa, dal quale è stato estratto come primo singolo Aspettando il sole insieme a Giuliano Palma. Due anni più tardi torna a collaborare con Neffa per la realizzazione dell’album 107 elementi.
Nel 1999 pubblica Merda & Melma insieme a Kaos One e Sean, produce e collabora per L’attesa dello stesso Kaos e incide una traccia nella compilation Novecinquanta di Fritz da Cat.
La sua ultima performance in veste di MC risale al 2000 in occasione di un feat con Gopher D in Lu servu de diu, mentre la sua ultima produzione rap è del 2006, quando produce la traccia Cani sciolti 2006 (rivisitazione della famosa traccia dei Sangue Misto); il pezzo è pubblicato in Penna capitale di Club Dogo che contiene, al contempo, un remix della medesima. Dal 2004 si presenta col nuovo pseudonimo di Katzuma.org, progetto funk dalle tinte vintage e digitali allo stesso tempo, incidendo tre album e 3 EP.

Con gli Isola Posse All Stars
Singoli
1991 – Stop al panico
1992 – Passaparola
Con i Sangue Misto
1994 – SxM
Con i Melma & merda
1998 – Merda & Melma
Come Katzuma.org
2004 – Volume 1 – Moonbooty
2008 – Volume 2 – Rituals of Life
2010 – Dr. Know
2011 – Headcuts Volume 1
2011 – Headcuts Volume 2
2011 – Life in the City
Collaborazioni
1993 – DJ Gruff – Rapadopa
1997 – DJ Gruff – Zero Stress
1999 – Fritz da Cat – Novecinquanta
1996 – Kaos One – Fastidio
1996 – Neffa – Neffa & i messaggeri della dopa
1998 – Neffa, Deda e Al Castellana – 107 elementi
1999 – Kaos One – L’attesa
2000 – Gopher D – Lu servu de diu
2005 – Wastasi/Gopher D – Wastasi Showcase
2006 – Club Dogo – Penna capitale
Produzioni
Isola Posse All Stars – Stop al Panico (1991)
DJ Gruff – Rapadopa (1993)
Radical Stuff – Hardaswallow (1993)
Sangue Misto – SxM (1994)
Neffa – Neffa & i messaggeri della dopa (1996)
Kaos – Fastidio (1996)
DJ Gruff – Zero Stress (1997)
Neffa, Deda e Al Castellana – 107 elementi
Kaos – L’attesa (1999)
DJ Gruff – Karasau Kid (2001)
Melma & Merda – Merda & Melma (1998)
Wastasi/Gopher D – Wastasi Showcase (2005)
Club Dogo – Penna capitale (2006)
Rischio – Sogni d’oro (2010) – sotto nome Bruttold Beatz (Deda + Kaos)
Mastino – Ipnosi collettiva (2011) – sotto nome Bruttold Beatz (Deda + Kaos)
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DJ LUGI
Da padre italiano e madre etiope, Luigi Pecora nasce in Etiopia e si trasferisce all’età di sette anni, come profugo di guerra, a Cosenza, dove viene inserito nel Convitto Nazionale della città e dove cresce nel quartiere popolare di Via Popilia, al quale è particolarmente legato.

Da subito stringe un legame molto forte con la musica, interessandosi dapprima al funk e alla black music in generale, sotto l’influenza della madre; in seguito, inizierà, verso gli anni ottanta, ad avvicinarsi alla cultura hip hop come b-boy. Con la frequentazione di centri sociali (in particolare il Gramna), entra a far parte della South Posse, prima posse cosentina, con cui incide nel 1994 il primo LP autoprodotto “1990-1994“, come M.C. Louis. Solo dopo un viaggio nella sua madre patria, l’Africa, cambierà il nome in DJ Lugi (questo perché in Etiopia non riuscivano a pronunciare bene il nome “Luigi”).

Dopo lo scioglimento della Posse, inizia a collaborare con la storica emittente radiofonica cosentina Radio Ciroma con programmi come Oversize o Rumori e Parole, dove si esibiscono artisti come i Sud Sound System, Soul Boy dei Radical Stuff e un esordiente Mirko Kiave (quest’ultimo appena quindicenne). Nasce così la crew Minamò, insieme, tra gli altri, al sovracitato Kiave e a DJ Marcio, con la quale incide il mixtape Black Train.

Con i South Posse
1994 – 1990–1994
Da solista
1999 – Ca’pù
2008 – Lugibello e Lugifero
2010 – Bidimu ‘cchi ‘nescia (con Kalibri Kalabri)
Collaborazioni[modifica | modifica wikitesto]
1996 – I messaggeri pt. 1 feat. Phase II, Esa, Kaos One, Dre Love (tratto da Neffa & i messaggeri della dopa di Neffa)
1998 – A vous a vous da mille e una (tratto da Fritzdacat di Fritz da Cat)
1998 -Astro del nastro magnetico shop (tratto da Demolizione 1 di PMC)
1998 – Boogie Loogie (107) (tratto da Demolizione 1 di PMC)
1998 – 8 (tratto da 50 eMCee’s Vol.1 di A.T.P.C.)
1998 – Boogie Loogie BPM (tratto da 107 elementi di Neffa, 1998)
1998 – 2 feat. Inoki, Joe Cassano (tratto da 50 eMCee’s Vol.2 di A.T.P.C.)
1999 – Toniinmegatoni feat. Neffa (tratto da Missione Impossibile)
1999 – Non c’é limite dallo show (tratto da Novecinquanta di Fritz da Cat)
1999 – Base Tributo (tratto da Dio lodato di Joe Cassano)
1999 – Tributo feat. A.Cassano, Devonpepse, Inoki, Camelz Finezza Click (tratto da Dio lodato di Joe Cassano)
1999 – Teach’em right feat. Devonpepse, Gambino (tratto da Dio lodato di Joe Cassano)
1999 – Calajama feat. Turi (tratto da Dietro il cancello di Gate Keepaz)
1999 – Funktastici MCs feat. Esa (tratto da Master Freez di Master Freez)
2000 – In questo mare di MCs di Fabri Fibra (tratto da Dinamite Mixtape dei Teste Mobili)
2001 – Da parte mia (tratto da The Album dei Basley Click)
2002 – Inutile tentare (tratto da L’anello mancante di Neo Ex)
2003 – Funktastici MCs feat. Esa, Master Freez (tratto da Summer Biz Vol. 3)
2008 – Make it feat. Paco, Alpha9 (tratto da Audio Play It)
2008 – L’impronta (tratto da Full Immersion di Fuoco negli occhi)
2009 – Peace Unity & Having Fun feat. Kiave, Ghemon (tratto da Renegades of funk)
2009 – Voodoo Funk feat. Cripto (tratto da BO.Low Life di BPS Click)
2009 – C6? (Ci sto) Remix feat. Casa del crudo (tratto da Infinite possibilità di Kiave)
2010 – Gold school flava (tratto da Knowledge Explosion di Dj Serio)
2010 – Suono (tratto da Bolo Style – Mixtape di Real Fava)
2010 – You and I (tratto da Metropolis Stepson di The Night Skinny)
2010 – Dose di pace feat. Dargen D’Amico, Danti (tratto da Sogni d’oro di Rischio)
2011 – Mixtapes (tratto da Mad Chillin Mixtape di Mad Kid)
2012 – Strangelove feat. Illop (tratto da Il rap in Calabria – Mixtape)
2012 – Akira Funky Power feat. Casa del crudo, Già Già Love, Tony Polo (tratto da Il rap in Calabria – Mixtape)
2014 – Alla lontana (tratto da Med’uza One di Med’uza)
2014 – Soulcombination feat. Mama Marjas

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info@cantieresanbernardo.com
IN DOG WE TRUST

This must be the Queer vol. 2

THIS MUST BE THE QUEER – VOL. 2
la 3 giorni a tema Queer torna al CSB
Insieme a La Torre Storta // A Queer Festival e Pinkriot Arcigay Pisa e con la collaborazione di tant* amic* ecco a voi il programma dettagliato e ospiti:
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Dopo l’ampia partecipazione della scorsa edizione arriva a grande richiesta “This must be the queer Vol.2” per contaminare quante più persone e spazi possibile ed aggiungere un gamma di colori più ampia in questa città sempre più dominata da tinte monocromatiche.

Ciascuna giornata si articolerà in più fasi, favorendo la convergenza di aspetti divulgativi e ludico-ricreativi: dibattiti, proiezioni, cibo e tanta musica.

Venerdì 5 aprile 2019
Ore 18:30 Inaugurazione mostra “Pisa79 – 30 anni dopo”: il primo periodo del Movimento Omosessuale italiano dal 1971 al 1982. Presenta Daniele Serra – Pinkriot Arcigay Pisa
Ore 20:00 Aperiqueer – aperitivo a tema queer con prelibatezze fatte in casa e Dj set a cura di Dj Ferio
Ore 21:30 Proiezione “The death and Life of Marsha P. Johnson”

Sabato 6 aprile 2019
Ore 18:30 “Camp: riflessioni su una sensibilità sovversiva”ne discutono Fabio Cleto, Prof. Storia del Presente e Storia Culturale all’Università di Bergamo e Marialuisa Fonzie Fagiani, Sociologa Urbana.
Ore 20:00 Mostra Virtuale “Queer art from the World” a cura di Roberto Funai in contemporanea Aperiqueer – aperitivo a tema queer con prelibatezze fatte in casa
Ore 21:30 Queer Party – Dj set a cura di Dott. Larsen Vintage Trash

Domenica 7 aprile 2019
Ore 18:30 “Queeronaute. Tute spaziali e scafandri glitterati: attraversare gli spazi disseminando queer.” con
Nicole De Leo (Presidente MIT – Movimento Identità Trans, attrice e performer),
Giulia Garofalo Geymonat (mamma frocia, attivista a e ricercatrice presso l’Università di Venezia),
Ethan Eretico Bonali (uomo trans non binario, Arcigay Palermo), Alice Anna Kovalevska e Carlo Vessella (Macao Milano) introduce Junio Aglioti Colombini (Pinkriot Arcigay Pisa)
Ore 21:00 “Queeronaute – Open Reading”

CALL – OPEN READING
Ogni giorno attraversiamo degli spazi: fisici, politici, mentali, relazionali, a volte con inconsapevoli transiti, altre volte con estenuanti traversate. Lo facciamo con il pensiero o con il corpo, equipaggiate delle nostre tute spaziali e dei nostri scafandri glitterati.
Chiediamo a chiunque ne abbia voglia di portare e leggere un testo (un estratto di un libro, un pezzo di un articolo, una poesia o qualsiasi altra forma di composizione di testo) che, secondo lei/lui/l*i racconti di questi attraversamenti e che stimoli una riflessione collettiva su come è possibile garantire e garantirci l’abbattimento delle barriere sessiste, xenofobe, omobitransfobiche, abiliste, classiste, razziste […] che popolano i nostri spazi, le nostre pratiche e noi stesse.
Se non puoi essere presente (o non hai voglia di leggere) puoi inviare un contributo a pinkriot@arcigaypisa.it

ERIO – opening act Mangiacassette

CONCERTONI IN ARRIVO!
Venerdi 29 Marzo 2019… tutti in chiesa!
ERIO – opening act MANGIACASSETTE

ERIO
Dopo un anno di tour nei principali club della penisola, Erio torna in studio per registrare il suo secondo lavoro: “Inesse“. Non solo come interprete, autore e arrangiatore, questo nuovo disco vede Erio per la prima volta in veste di produttore con l’aiuto, in una manciata di tracce, di Yakamoto Kotzuga (“The Biggest of Hearts, A Glowing Gash”), Ioshi (“Kill it! Kill it!)” e Will Rendle di Will and the People (“Limerence”).
Il disco è mixato da Erio e Marco Gorini, sotto la supervisione di Paolo Baldini. Il master è di Simone Squillario.
Il sound di “Inesse” vuole farsi più contemporaneo e vira verso un’elettronica fluida e distorta, contaminata da atmosfere R’n B e Hip Hop, sulla quale la voce del cantautore, sfruttando i registri più disparati, si stratifica in infinite armonie e azzardati contrappunti reminiscienti di certa musica orientale.
Le liriche presentano stralci di candide eppure criptiche storie di vita urbana, tragicomici amori virtuali, dipendenza e ossessione, sullo sfondo in movimento di un viaggio alla ricerca del proprio posto nel mondo moderno.
L’immagine di copertina è un dipinto ad olio realizzato da Erio stesso, mentre le grafiche sono state ideate da Erio e Lorenzo Santagada di Egg Creative Stuff.

INESSE
“Inesse” è un disco che nasce principalmente a Londra e i suoi brani raccontano alcune delle storie vissute dal nostro protagonista nella capitale inglese. “Limerence” ad esempio pur raccontando di un incontro avuto a Bruxelles (la prima parola cantata e Chez Maman, nome di un noto locale di drag queen della capitale belga) è stata registrata a Londra da Will Rendle e anche il suo video è stato girato lì; anche l’etichetta (Kowloon) proviene dalla capitale inglese. “Kill it” era nata dal remix di un brano di un vecchio disco ma i beats hanno portato Erio a realizzare con Ioshi un brano originale. Il desiderio e la volontà di una collaborazione con Yakamoto Kotzuga nasce invece in seguito ai loro live sul palco del C.S. Rivolta.
“Inesse” è un disco di storie brevi e frammentate. E’ una collezione di momenti (viaggi così come relazioni) che, anche se destinati a finire in breve tempo, continuano comunque a vivere. Se il precedente album “Fur El” era una dedica ad una realtà esterna mai realizzata a pieno e per questo più desiderabile, “Inesse” è una dedica a tutte le realtà interiori che vivono indipendentemente dal loro svilupparsi all’esterno. E’ anche un inno al contrasto terra di provenienza vs mondo, campagna vs metropoli, aspetto esteriore vs realtà psicologica. Le grafiche seguono questa bivalenza, l’esterno è austero e oscuro mentre l’interno è pop, colorato e ricco. Ogni mondo interiore è un pianeta a sé stante. Siamo tutti alieni quando ci confrontiamo con l’altro. I tre ”Erii” in copertina anticipano questa bizzarra ricchezza interiore, rappresentando le varie entità che un individuo nasconde in sé come tre distinti corpi. Gli sguardi dei tre sembrano invitare l’osservatore ad aprire il disco e scoprire la realtà che vi si cela.

http://www.locusta.net/rost_detail.phpid=90&lang=i&band=Erio
https://www.facebook.com/eriofranovich/?fref=ts
https://www.rockit.it/erio
https://www.rockit.it/erio/biografia

MANGIACASSETTE
Mangiacassette è un alter ego musicale sotto il cui ombrello il musicista Lorenzo Maffucci produce dal 1998 canzoni riduzioniste a cavallo tra punk e cantautorato.

“Scoprirsi stupidi”, pubblicato alla fine del 2018 dalle etichette Ibexhouse e Aloch Dischi, è il suo quinto album, dopo “Il sacco si rovescia” (Ibexhouse 2017), “Non lo voleva sapere” (Ibexhouse 2015), “Disco interno” (Trovarobato 2011) e “Pianse per il cane Muscat Blanc” (autoproduzione 2007).

Il nuovo disco, tra il Mediterraneo e la West Coast, segna il passaggio a un vocabolario sonoro più immediato, pur mantenendosi sulla linea programmatica di una scrittura mobile e zigzagante che attraversa territori abitati da Barrett e Battiato, dai cantastorie europei e dagli zii e nipoti del lo-fi statunitense.

https://www.facebook.com/mangiacassette/
https://soundcloud.com/mangiacassette/sets/scoprirsi-stupidi

«”Scoprirsi stupidi” indaga proprio quella improvvisa distanza che intercorre, improvvisa come un lampo, tra noi e l’oggetto che ci rende stupidi/stupiti; Le canzoni […] si gettano a capofitto in quella pausa misteriosa, in quel gap, in quello iato di vita cercando di svelarne i più intimi e segreti meccanismi, e individuando nell’istante d’esistenza abbagliata la via d’uscita dall’entropia in cui ci rotoliamo come anime immerse in un fango nero.» (Fulvio Paloscia, La Repubblica)

«Cantautorato punk minimale e analogico, surreale, stralunato, da un’altra dimensione ma saldamente concentrato su tormenti terreni, fra stupore infantile e mood umbratile da outsider post-Daniel Johnston, da slacker filo-Alex G. […] Il sacco si rovescia e ne esce fuori uno spirito puro, incatalogabile.» (Elena Raugei, Il Mucchio Selvaggio Magazine)

«Di album in album si fa sempre più chiara l’idea che le canzoni di Maffucci siano una “messinscena dell’inesistente” che ha cittadinanza solo nelle parole e nella musica di questi preziosi abbozzi di sentimenti inespressi e di cose mai rivelate». (Fulvio Paloscia, La Repubblica)

«C’è l’allegria nervosa e il pianto sardonico in questo vaso di Pandora ormai aperto, un sacco di carta gialla sgualcito e svelato in tutta la sua normalissima umanità. Con una zavorra ai piedi, di dolci rimpianti e solenni pretese, Mangiacassette rincorre musica e parole finché quello shuttle non lo porta lontano, dalle ferite, dalle idee che non ci spettano». (Beatrice Pagni, Sentireascoltare)

«Lorenzo è il tipo di cantautore senza fronzoli, che realizza canzoni mature, sagge e gentili che trovano una quadra espressiva attraverso un approccio morbido e una consistenza lieve». (Simona Ventrella, Rumore)

«Lorenzo Maffucci, ovvero Mangiacassette, è un cantautore smaliziato, che con dolce ironia racconta di nuovi punti di vista, nonostante i soggetti siano principalmente due, lui e la persona che ha di fronte: è quasi un dialogo, che a tratti muta in un soliloquio intorno alle considerazioni su quel rapporto. (Alessandro Spagnolo, Rockit)

I muri di Tunisi – segni di rivolta

Cantiere SanBernardo è orgogliosa di presentare il libro “I muri di Tunisi – segni di rivolta di Luce Lacquaniti, con la presenza di Renata Pepicelli (docente di Storia dei paesi islamici dell’Università di Pisa). Introduce e modera Francesca Zampagni (ricercatrice indipendente).
Dopo la presentazione, cena tunisina con dj set a seguire L2OP rap dalla Tunisia
https://soundcloud.com/thameur-jebari/acab-20
https://soundcloud.com/king-kong-collective/thamer/s-smPxS

Pagina FB del libro con continui aggiornamenti sui muri di Tunisi: https://www.facebook.com/I-muri-di-Tunisi-Segni-di-rivolta-616159841839310/

Luce Lacquaniti ci porta in viaggio a Tunisi attraverso la lettura sui muri dopo la cacciata del dittatore Ben Ali, partendo da un’analisi accurata di parole, frasi, stencil, segni e disegni del mondo dei murales per raccontarci una prospettiva della rivolta e della transizione insolita e non univoca. In questo caso, il dibattito si sviluppa nello spazio più libero che esista, ovvero la strada, ma i contenuti sono gli stessi che vengono discussi nelle case, a scuola, nell’assemblea costituente, sui giornali, nei negozi e nei caffè. Sono le scritte e le immagini apparse sui muri di Tunisi a tracciare veri e propri discorsi sulla natura della rivoluzione, sui fatti salienti del periodo, sulle forme della repressione, sul rapporto tra politica e religione, sull’incerta questione femminile, sull’estetica e sui referenti culturali di questi anni. Perché sui muri non c’è solo la cultura sotterranea, ribelle, dei giovani e giovanissimi “rivoluzionari”, che in Europa sarebbero definiti di sinistra o anarchici e alternativi. Ci sono anche i rappresentanti conservatori del mondo religioso e, in generale, tutti coloro vogliano far sentire la propria voce in generale e soprattutto di protesta e hanno il coraggio di stare fuori dal coro, di uscire dalle istituzioni. Luce ha uno sguardo da studiosa e fa una scelta di campo, concentrandosi sui luoghi centrali di Tunisi e i centri dei movimenti di protesta. Ben dosati gli interventi di ricostruzione della situazione politica e religiosa, dei fatti storici, attraverso brevi digressioni a partire dalle scritte. Curioso il percorso tra i gruppi più noti e collettivi di artisti, come أهل الكهف (ahl alkahf) (“il popolo della caverna”) e Zwewla, (in tunisino “poveri”), che non affiorano negli spazi della cultura ufficiale. Dal punto di vista letterario il lavoro è attento a captare e a registrare le influenze e le citazioni che ci propone in modo amplificato dal poeta tunisino Abu Qacem Chebbi al palestinese Mahmoud Darwish. Infine il testo di Luce che arriva “tardi” rispetto alla letteratura di “emergenza” esplosa all’indomani della rivolta ha il merito di aver approfittato del giusto tempo per una riflessione di ampio respiro e densa di suggestioni.

LUCE LACQUANITI
Luce Lacquaniti è laureata in Lingue e civiltà orientali e in Interpretariato e traduzione. Ha soggiornato in diversi paesi arabi (Siria, Egitto, Tunisia, Palestina). A Tunisi si reca periodicamente da oltre sette anni, e in particolare vi ha vissuto un anno tra il 2012 e il 2013. Diplomata alla Scuola romana dei fumetti, disegnatrice a tempo perso e fotografa di scritte sui muri per innata passione, non poteva certo lasciarsi sfuggire muri che parlano arabo, segnali di una nuova libertà d’espressione e tracce di movimenti artistici underground dell’altra sponda del Mediterraneo.

RENATA PEPICELLI
Renata Pepicelli insegna “Storia dei Paesi Islamici” e “Islamistica” presso il Dipartimento di Civiltà e Forme del Sapere dell’Università di Pisa. I suoi interessi scientifici si focalizzano sulla storia sociale e culturale del mondo arabo-islamico contemporaneo, e in particolare sui paesi del Nord Africa. Si occupa di questioni di genere, movimenti sociali e politici, questioni giovanili e percorsi diasporici.Tra le sue pubblicazioni si ricordano i volumi: “Il velo nell’Islam. Storia, politica, estetica”, Roma, Carocci, 2012; “Femminismo islamico. Corano, diritti, riforme”, Roma, Carocci, 2010; “2010 un nuovo ordine mediterraneo?”, Messina, Mesogea 2004.

L2OP
https://soundcloud.com/thameur-jebari/acab-20
https://soundcloud.com/king-kong-collective/thamer/s-smPxS

The Cleopatras live + Dj Set con Hammers – Falawine – Mr.Cheto

Nella splendida cornice del Cantiere SanBernardo una serata tutta da ballare all’insegna del groove e delle sonorità sixties, con uno scatenato concerto che spazia dal punk-rock al garage, dal power-pop al surf ed un infuocato dj-set in 45 giri all’insegna delle sonorità sixties più ballerine: beat, shake, surf, varie ed eventuali, rigorosamente in vinile!

Dalle H 19:30 apericena musicale

THE CLEOPATRAS live + djset a cura di Mr.Cheto (Dodo Beat Music), Falawine (Gli Anni Del Piper Club) Hammers (Emilia Mods United)

THE CLEOPATRAS
Calcano le scene del rock’n’roll in Italia e in Europa dal 1998, tanto da essere spesso definite “gruppo di punta della scena garage punk al femminile in italia”. Hanno aperto i concerti di bands come Morlocks, Pretty Things, The Pandoras, The Real McKenzies, The Lords of Altamont, Fuzztones ecc…, e partecipato a molti festival quali Festival Beat, Rebellion Festival (UK), Estathé Market Sound, BusOne, etc…
I gruppi di riferimento della band sono riconducibili a sonorità garage, punk-rock, power-pop e surf: Ramones, The Cramps, The Sonics, The Trashwomen, New York Dolls, Link Wray ecc, per non parlare delle innumerevoli band femminili sia di epoca 50s-60s che successive.
Un mix irriverente e frizzante di garage 60s, punk rock e rock’n’roll, Rough&Girlie style.
www.thecleopatras.com
www.facebook.com/thecleopatras

GLI ANNI DEL PIPER
Dj-set ispirati alle hit dell’epoca del Piper Club, storico locale inaugurato nel 1965: uno dei locali storici dell’Italia del boom economico degli anni sessanta che diventò punto di riferimento della movida giovanile romana e non solo, dove si esibirono centinaia di gruppi sia italiani che internazionali. Ai giradischi, da Carpi in provincia di Modena, Hammers e Falawine, esponenti di punta della scena mod e sixties italiana.
@gli anni del piper

DODO BEAT MUSIC
Dj-set in vinile dal 2008 a cura di Mr. Cheto, a base di rarità e grandi classici, privilegiando principalmente gli anni ’60 e ’70, con sonorità che spaziano dal soul al funk, dal garage alla psichedelia, dal rhythm&blues al rock&roll, dal latin al jazz, senza disdegnare talvolta sonorità più recenti,.
@dodo beat music

MERCANTI IN CHIESA – Contadini & Artigiani

MERCANTI IN CHIESA
Mercato contadino & artigiano del CSB seconda data.
Nella splendida cornice dell’ex chiesa di San Bernardo in San Martino si terrà un mercatino con espositori di prodotti locali e artigiani. Dalle 11 alle 18 di domenica si sta insieme, si fa la spesa, si mangia, si legge il giornale e grazie agli amici del Sanantonio42 Marco Dragoni e Matteo Pzzo Chelini una bella squadra di djs ci terrà compagnia per tutta la giornata:
h12 – free turntables
h13 – Mr. Pan aka Alessandro Marazia
h14 – Pietro Canale
h15 – Helena Lorenzini
h16 – Shake aka Francesco Saccaro
h17 – Eugenio Baldacci
h18 – Dario DjDarius Filidei

La prima giornata di mercato è andata!
Siamo stati bene vi aspettiamo Domenica 3 Marzo

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Andrea Cabras – Experimental Scratch Jazz Experience

Il CSB è in vena di sperimentazioni!
Sull’altare del Comune di SanBernardo il 2 Marzo:
Experimental Scratch Jazz Experience
Andrea Cabras (tastiera e scratch) – Marina Raicevic (violino) – Federico Magazzeni (basso)

promo del disco:
https://www.youtube.com/watch?v=VLWVLw0eMVU

Experimental Scratch Jazz Experience, riconosciuto dalla rivista musicale UK vibe come tra i best jazz album 2016, è un album di musica sperimentale elettronica e acustica. Varia dal jazz, funk, chillout, lounge, downtempo, turntablism e scratch. Pubblicato con la Irma Records – Mandibola Records racchiude 13 brani composti da Cabras.
Vari artisti all’interno dell’album che insieme a Cabras completano con il proprio strumento lo stile originale del disco.

Cabras nasce come scratcher nel ’96 arrivando a studiare musica e composizione, calcando il palco insieme ad artisti del calibro di Afrika Bambataa, D-Styles (Invisible Skratch PIclez and Beat Junkies), Yarah Bravo, Katzuma e molti altri. Nel 2017 partecipa e presenta il disco al Veneto Jazz e vince il titolo italiano IDA 2017 e 2018 con i TAILORS per la showcategory andando alle finali mondiali a Krakow.
Suonerà il propio album in un TRIO insieme alla violinista Marina Raicevic e il bassista Federico Magazzeni, per un live che varia da scratch, tastiere, archi e composizioni originali dal vivo.

…insomma via roba di qualità!

A farvi compagnia in consolle per tutta la sera amici di nuova e vecchia data del CSB

Dalle h. 21.00 CSB DJ CREW
h.22.00 Experimental Scratch Jazz Experience
Andrea Cabras (tastiera e scratch) – Marina Raicevic
(violino) – Federico Magazzeni (basso)
A seguire CSB DJ CREW